“Per mezzo della fotografia e della parola scritta cerco disperatamente di sconfiggere la fuggevolezza della mia vita, di catturare gli attimi prima che svaniscano, di rischiarare la confusione del mio passato.”
“La scrittura non è magia ma, evidentemente, può diventare la porta d’ingresso per quel mondo che sta nascosto dentro di noi. La parola scritta ha la forza di accendere la fantasia e illuminare l’interiorità.”
“La scrittura in fondo è questo: un atto di conoscenza che si maschera di finzione.”
“La scrittura era chiara e a volte persino trasparente ma il modo in cui si susseguivano le storie non portava da nessuna parte.”
“Perché nel corso di laurea in medicina non è incluso un esame di calligrafia?”
“L'ordine alfabetico è qualcosa di sorprendente. Le cose più incoerenti e caotiche sembra essere ordinate nel modo più perfetto.”
“Sto ringraziando un foglio di carta, ma non sono pazzo, un foglio di carta, spesso, mi aiuta a stare meglio.”
“Dovete amare svisceratamente ciò che state scrivendo. Se uno non piange, non ride, né si spaventa per quello che sta scrivendo, o addirittura ciò che scrive non gli piace più di tanto, come può pretendere che questo accada nel lettore? Partecipare fortemente di ciò che si scrive non garantisce di riuscire a creare un libro di valore, ma non partecipare assicura con certezza che ne venga fuori qualcosa di impubblicabile.”
“La buona scrittura si suppone che evochi sensazioni nel lettore, non il fatto che stia piovendo, ma il fatto che ci stia piovendo addosso.”
“Ogni scrittore o scrittrice di valore sa che tutta la scrittura, in un modo o nell'altro, è sovversiva, è una guerriglia contro lo status quo.”
“La civiltà ha oggi tre strumenti che gli antichi non avevano: la scrittura, un governo rappresentativo e una religione del tutto spirituale.”
“La scrittura e le cose non si somigliano. Tra esse, Don Chisciotte vaga all’avventura.”
“La scrittura ha cessato di essere la prosa del mondo; le somiglianze e i segni hanno sciolto la loro antica intesa; le similitudini deludono, inclinano alla visione e al delirio; le cose restano ostinatamente nella loro ironicaidentità: sono soltanto quello che sono.”
“Mi chiedo se l’attuale sensibilità culturale al fascino del materialismo – la crescente propensione a considerare la psicologia come una questione chimica, l’identità come una questione genetica, e il comportamento come il prodotto di antiche esigenze dell’evoluzioneumana – non sia intimamente connessa alla rinascita dell’oralità e al declino della parola scritta tipici dell’era postmoderna: le nostre continue telefonate, le nostre effimere e-mail, la nostra tenace devozione al luccichio del televisore.”
“La scrittura è un atto di potere. Aumenta il nostro potere. Noi scriviamo, e nel momento in cui scriviamo siamo i salvati: con la scrittura si ottiene la salvezza e la si esibisce.”