“Affinché le persone sviluppino maggiore fiducia in se stesse, oltre ad accumularesuccessi, occorre che sappiano che questi successi si devono interamente al loro impegno e ai loro sforzi. È necessaria anche la consapevolezza che altri credono in loro, e questo significa sentire che gli altri si fidano di loro, che consentono loro di agire, che li sostengono e incoraggiano a compiere le proprie scelte e a prendere le proprie decisioni.”
“Il principio è che le domande dovrebbero seguire l’interesse e il flusso dei pensieri del cliente, non del coach.”
Immagina un gruppo di muratori a cui viene detto: “Fred, va’ a prendere una scala. Ce n’è una nel capanno degli attrezzi”. Cosa fa Fred se non trova alcuna scala nel capanno? Torna indietro e dice “Là non ci sono scale”. E se invece io avessi chiesto: “Ci serve una scala. Ce n’è una nel capanno degli attrezzi. Chi ha voglia di andarla a prendere?”. Fred risponde “Ci vado io”, ma quando arriva là non trova la scala. Che farà stavolta? Andrà a cercarla altrove. E perché? Perché si sente responsabile. Vuole portare a termine il compito con successo. Troverà una scala per se stesso, per la sua autostima. Ciò che ho fatto di diverso rispetto a prima è stato dargli una scelta, alla quale ha risposto.
Se ci fosse solamente un modo “giusto” di fare una cosa, Fosbury non avrebbe mai fatto il suo salto e Björn Borg non avrebbe mai vinto Wimbledon.
“Tutti noi abbiamo una capacità innata di apprendimento, che di fatto viene ostacolata dall’educazione canonica.”
“L’efficacia di ciò che facciamo dipende in gran parte dalle nostre convinzioni sul potenzialeumano.”