“Che pena che bere acqua non sia un peccato! Quanto bene avrebbe fatto!”
“A veder se sia più il bene o il male nell'universo, guardi ciascuno la propria vita; se più il bello o il brutto, guardi il genere umano, guardi una moltitudine di gente adunata. Ognun sa e dice che i belli son rari, e che raro è il bello.”
“Possiamo dire che oggi in ultima analisi la cagione della infelicità dell'uomomisero, ma non istupido né codardo, è l'idea della Religione, e che questa, se non è vera, è finalmente il più gran male dell'uomo, e il sommo danno che gli abbiano fatto le sue disgraziate ricerche e ragionamenti e meditazioni; o i suoi pregiudizi.”
“La moltitudine dei lettori, non solo nei secoli di giudiziofalso e corrotto, ma in quelli ancora di sane e ben temperate lettere, è molto più dilettata dalle bellezze grosse e patenti, che dalle delicate e riposte; più dall'ardire che dalla verecondia; spesso eziandio dall'apparente più che dal sostanziale; e per l'ordinario più dal mediocre che dall'ottimo.”
“Il passato, a ricordarsene, è più bello del presente, come il futuro a immaginarlo. Perché? Perché il solo presente ha la sua vera forma nella concezioneumana; è la sola immagine del vero; e tutto il vero è brutto.”
“Si suol dire; se il tale incomodo ec. ec. fosse durevole, non sarebbe sopportabile. Anzi si sopporterebbe molto meglio, mediante l'assuefazione e il tempo. All'opposto diciamo frequentemente; il tal piacere ec. sarebbe stato grandissimo, se avesse durato. Anzi durando, non sarebbe stato più piacere.”
“Si considera come sola cosa necessaria la vita, la quale anzi è la cosa meno necessaria di tutte le altre. Perché tutte le necessità o desiderabilità hanno la loro ragione nella vita, la quale, massime priva delle cose o necessarie o desiderabili, non ha la ragione della sua necessità o desiderabilità in nessuna cosa.”
“Tutto è animato dal contrasto, e langue senza di esso.”
“Quando sovviemmi di cotanta speme,un affetto mi preme, acerbo e sconsolato,e tornami a doler di mia sventura.O natura, o natura,perché non rendi poi quel che prometti allor?perché di tanto inganni i figli tuoi?”
“Ciascun giorno perdiamo qualche cosa, cioè perisce, o scema qualche illusione, che sono l'unico nostro avere. L'esperienza e la verità ci spogliano alla giornata di qualche parte dei nostri possedimenti. Non si vive se non perdendo.”
“La gloria degli scrittori, non solo, come tutti i beni degli uomini, riesce più grata da lungi che da vicino, ma non è mai, si può dire, presente a chi la possiede, e non si ritrova in nessun luogo.”
“Chi non ha uno scopo non prova quasi mai diletto in nessuna operazione.”
“Come le prigioni e le galee sono piene di genti, a dir loro, innocentissime, così gli uffizi pubblici e le dignità d’ogni sorte non sono tenute se non da persone chiamate e costrette a ciò loro mal grado. È quasi impossibile trovare alcuno che confessi di avere o meritato pene che soffra, o cercato né desiderato onori che goda: ma forse meno possibile questo, che quello.”
“Narrami tu se in alcun istante della tua vita ti ricordi di aver detto con piena sincerità ed opinione: io godo. Ben tutto giorno dicesti e dici sinceramente: io godrò; e parecchie volte, ma con sincerità minore: ho goduto. Di modo che il piacere è sempre passato o futuro, e non mai presente.”
“Spessissimo noi, come un malato, un convalescente, che si cura, un povero che si procaccia il vitto con gran fatica, usando una infinita pazienza per solo conservarci la vita, non facciamo altro che patire infinitamente per conservarci, per non perdere, la facoltà di patire, ed esercitar la pazienza per preservarci il potere di esercitarla, per continuarla ad esercitare.”