“Lasciare uno bene presente per paura di uno male futuro è el più delle volte pazzia.”
“Tre cose desidero vedere innanzi alla mia morte, ma dubito, ancora che io vivessi molto, non ne vedere alcuna: uno vivere di republica bene ordinato nella città nostra, Italialiberata da tutti e' barbari e liberato el mondo dalla tirannide di questi scelerati preti.”
“Quando ti viene la occasione di cosa tu desideri, pigliala sanza perdere tempo; perché le cose del mondo si variano tanto spesso che non si può dire d'avere la cosa insino non l'hai in mano.”
“Sono varie le nature degli uomini: certi sperano tanto, che mettono per certo quello che non hanno; altri temono tanto, che mai sperano se non hanno in mano. Io mi accosto piú a questi secondi che a' primi e chi è di questa natura si inganna manco, ma vive con piú tormento.”
“Che mi rileva a me, che colui che mi offende lo faccia per ignoranza e non per malignità.”
“Diceva messer Antonio da Venafra, e diceva bene: Metti sei o otto savi insieme, diventano tanti pazzi; perché, non si accordando, mettono le cose più presto in disputa che in risoluzione.”
“A salvarsi da uno tiranno bestiale e crudele non è regola o medicina che vaglia, eccetto quella che si dá alla peste: fuggire da lui el piú discosto, ed el piú presto che si può.”
“A chi stima l'onore assai, succede ogni cosa, perché non curafatiche, non pericoli, non danari. Io l'ho provato in me medesimo, però lo posso dire e scrivere; sono morte e vane le azione degli uomini che non hanno questo stimulo ardente.”
“Non combattere mai con la religione, né con le cose che pare dependino da Dio; perché questo obietto ha troppa forza nella mente degli sciocchi.”
“Ognuno ha de' difetti, chi piú e chi manco, però non può durare né amicizia, né servitú, né compagnia, se l'uno non comporta l'altro. Bisogna cognoscere l'uno l'altro e, ricordandosi che col mutare non si fuggono tutti e' difetti, ma si riscontra o ne' medesimi o forse in maggiori, disporsi a comportare, pure che tu ti abbatta a cose che si possino tollerare, o non siano di molta importanza.”
“E ricordatevi che gli è maggiore difficultà venire di uno grado basso a uno mediocre, che non è da uno mediocre venire a uno sommo.”
“Advertite bene nel parlare vostro di non dire mai sanza necessitá cose che riferite possino dispiacere a altri; perché spesso in tempi e modi non pensati nuocono grandemente a voi medesimi: advertitevi, vi dico, bene; perché molti etiam prudenti vi errano, ed è difficile lo astenersene; ma se la difficultá è grande, è molto maggiore el frutto che ne risulta a chi lo sa fare.”
“Per lo ordinario erra più chi delibera presto che chi delibera tardi; ma da riprendere è sommamente la tardità dell'eseguire, poi che si è fatta la risoluzione.”
“Piccoli princípi e a pena considerabili sono spesso cagione di grandi ruine o di felicitá; però è grandissima prudenzia avvertire e pesare bene ogni cosa benché minima.”
“È grande errore parlare delle cose del mondo indistintamente e assolutamente e, per dire così, per regola; perché quasi tutte hanno distinzione e eccezione per la varietà delle circunstanze, le quali non si possono fermare con una medesima misura: e queste distinzione e eccezione non si truovano scritte in su' libri, ma bisogna le insegni la discrezione.”