“Quanti hanno avuto la possibilità di essere nella condizione di non temere nulla dai propri vicini vivono nel miglior modo possibile in comunità gli uni con gli altri, in grande fiducia. E, pur avendo goduto della massima intimità, non piangono coloro che muoiono prima come se questi fossero da compiangere.”

“I mali, se affliggono veramente, affliggono per poco, altrimenti se lo fanno più a lungo vuol dire che si possono sopportare.”

“Bisogna non fare finta di filosofare, ma filosofare sul serio; perché non abbiamo bisogno dell'apparenza di salute, ma di vera salute.”

“A dirla schietta preferirei, mentre mi occupo della scienza della natura, parlare come un oracolo di ciò che giova a tutti gli uomini, anche se nessuno lo capisse, piuttosto che adattarmi all'opinione pubblica per godermi il plauso che le folle mi elargirebbero in gran copia.”

“L'altrui lode deve seguirci spontaneamente; noi dobbiamo occuparci soltanto della cura della nostra anima.”

“Ciò che è insaziabile non è lo stomaco, come dicono i più, ma l'opinione falsa che lo stomaco richiede sazietà illimitata.”

“Non il tempo più lungo si gode, ma il più dolce.”

“Contemporaneamente Dio vuole abolire il male, e non può; oppure lui può, ma non vuole farlo; oppure lui non può, e non vuole farlo; se vuole, ma non può, allora è impotente. Se può, ma non vuole farlo, è malvagio. Ma, se Dio può e vuole eliminare il male, allora perché c’è ancora male nel mondo?”

“Al fine di non avere nulla da temere dagli uomini, il potere e il regno sono secondonatura, perché con questi mezzi si può ottenere un simile scopo.”

“Il culmine del piacere è la pura e semplice distruzione del dolore.”

“La naturaingrata dell'anima ha reso la creatura umana avida di variazioni illimitate nel modo di vivere.”

“Una vita frugale porta con se la purità; colui che non se ne rende conto soffre lo stesso che colui che si abbandona ad una vita smodata.”

“Nulla di nuovo avviene nell'universorispetto a quanto già trascorso nel tempo infinito.”

“Non dura ininterrottamente il dolore della carne; il suo culmine dura anzi un tempo brevissimo; e ciò che di esso appena oltrepassa il piacere non si protrae molti giorni nella nostra carne. Le lunghe malattie poi arrecano alla carne più piacere che dolore.”

“Se le cose che procurano piacere ai dissoluti li liberassero dal terrore spirituale attorno ai fenomeni celesti, alla morte, al dolore e insegnassero loro il limite dei desideri e dei dolori, non avremmo motivo di biasimo nei loro confronti, perché sarebbero colmi di ogni piacere, e non avrebbero motivo di sofferenza o afflizione alcuno.”