“Per credere bisogna essere tutti d'un pezzo, bisogna anche amare la stabilità, giacché Dio in primo luogo è questo. E poi bisogna poter scrivere verità con la maiuscola, che è quello a cui non mi rassegnerò mai.”
“La vera, unicasfortuna: quella di venire alla luce. Risale all'aggressività, al principio di espansione e di rabbia annidato nelle origini, allo slancio verso il peggio che le squassò.”
“Non si vive in un paese, si vive in una lingua.”
“Chi non ha sofferto non è un essere: tutt'al più un individuo.”
“Non c'è salvezza fuori del suicidio.”
“Tutto si può soffocare nell'uomo, salvo il bisogno di assoluto, che sopravvivrebbe alla distruzione dei templi e perfino alla scomparsa della religione sulla terra.”
“Chi dice saggezza non dice mai saggezzacristiana, perché ciò non è mai esistito né esisterà mai. Duemila anni inutili. Tutta una religione condannata prima di nascere.”
“Sono felici solo coloro che non pensano mai, vale a dire coloro che pensano giusto il poco che basta per vivere.”
“Quale sollievo gettare nella pattumiera un manoscritto, testimone di una recrudescenza di febbre, di frenesiacostante!”
“Saper dosare la banalità e il paradosso: è tutta qui l'arte del frammento.”
“Se si avesse una certa tendenza ad assolvere il creatore, a considerare questo mondo come accettabile e anzi soddisfacente, bisognerebbe sempre fare le proprie riserve sull'uomo, il punto nero della creazione.”
“Se potessimo provare una segreta voluttà tutte le volte che veniamo completamente ignorati, avremmo la chiave della felicità.”
“La conversazione con lui era convenzionale come quella con un agonizzante.”
"Tutto è pieno di dèi" diceva Talete all'alba della filosofia; all'altro capo, a quel crepuscolo cui siamo giunti, possiamo affermare, non solo per bisogno di simmetria, ma anche per rispetto dell'evidenza, che "tutto è vuoto di dèi".
“Si vive nel falso fino a che non si è sofferto. Ma quando si comincia a soffrire, si entra nel vero soltanto per rimpiangere il falso.”