“L'editore cavalca il turbine e dirige la tempesta.”
“Dopo essere stato rifiutato da numerosi editori decise di scrivere per la posterità.”
“Il mio editore prende il 10% di tutto ciò che mi arriva ad eccezione dei miei tremendi mal di testa.”
“Case editrici − criticarle o distruggerle, o meglio scavalcarle.”
“Editori − Il leone è il re degli animali, ma non troverà mai dei tartufi: per stanare i tartufi ci vuole il grugno di un maiale.”
“Privilegio dell'editore: svegliarsi al mattino, aprire il giornale e, tra il burro e la marmellata, veder sfilare i fatti e le idee già ordinati in libri.”
“Gli attori sono vittime di registi e produttori.”
“Nel prossimo mondo non c'è probabilmente inferno per gli scrittori - soffrono già tanto in questo a causa dei critici e degli editori.”
“Dovete sapere quando accettare il rifiuto e rifiutare l'accettazione.”
“Un editore: una persona che conosce precisamente quello che vuole, ma non ne è abbastanza sicuro.”
“Nella febbre di crescenza produttiva dell’editoria italiana d’oggi non tutte le traduzioni riescono a essere ottime.”
“La maggioranza di coloro che mettono insieme collezioni di versi od epigrammi somiglia a coloro che mangiano ciliegie od ostriche; iniziano con lo scegliere il meglio e finiscono col mangiare tutto.”
“Un giovaneautore una volta, viaggiando tra Milano e Roma, si trovò seduto per caso davanti a Giancarlo Vigorelli al quale aveva mandato il suo primo romanzo. Aveva quasi deciso di presentarsi, quando vide che il critico toglieva dalla sua valigia un libro appena apparso, lo sfogliava, lo leggiucchiava e dopo aver scosso la testa lo gettava dal finestrino. La stessa sorte ebbero, uno dopo l'altro, una decine di altre ‘novità.’ Finalmente Vigorelli tolse dalla valigia il libro dell'autore che aveva davanti e ne lesse qualche pagina. Il giovane, trepidante, scrutava il volto del suo dirimpettaio. Quando vide che Vigorelli, dopo aver letto alcune pagine si accingeva a lanciarlo dal finestrino, lo fermò. ‘Vada avanti almeno fino a pagina diciotto, quando il protagonista conosce Ermenelinda - gli disse - io l'ho letto e dopo pagina diciotto l'ho trovato interessantissimo.’ ‘No - gli rispose Vigorelli - di un libro come questo bastano tre pagine.’ E gettò il volume dal finestrino.”
“Pubblicare un libro comporta lo stesso genere di noie di un matrimonio o di un funerale.”
“Se fossi un facitore di libri, farei un registro commentato delle diversemorti. Chi insegnasse agli uomini a morire, insegnerebbe loro a vivere.”