“La nostra bandiera nazionale dovrebbe recare una grande scritta. Ho famiglia.”
“Il ribelle si placa non appena conquista il bagno.”
“Tutte le rivoluzioni cominciano per strada e finiscono a tavola.”
“La nostra ricchezza è il disordine, che poi è anche la nostra miseria.”
“I deputati della maggioranza democristiana pensano in gruppo; procedono tenendosi per mano come i cordoni della forza pubblica.”
“Non sono le idee che mi spaventano, ma le facce che rappresentano queste idee.”
“La miseria italiana è la grande scusa che permette al governo di gettar via denari.”
"Quando penso a lei, sento l’odore della pipa di suo marito", dice L.
“Non portare più la cravatta è un atto di indipendenza dai vincoliborghesi.”
“Montanelli: un misantropo che cercacompagnia per sentirsi ancora più solo.”
Sul Giornale di Trieste, un Tale scrive cose senza senso a proposito del mio libro. Ma, a un tratto, gli sfugge questa battuta: "L. dice sempre il vero, mai la verità". Non è male.
“Libertà di opinioni in un paese senza opinioni.”
“Il fascismo fu una dittatura temperata dall'inosservanza delle leggi.”
“Per contribuire alla mia immortalità, la signora, mi consigliò di togliere una virgola al mio libro. Era la sola cosa che sarebbe passata ai posteri.”
“Leggo il secondo volume delle Memorie di Churchill. Quell'io che salta fuori a ogni riga, quell'io scritto a lettere minuscole ma pensato in grande, quell'io con il sigaro in bocca, alla fine spinge a sperare in una vittoria di Hitler. Non per nulla: per dare una lezione di modestia a Churchill.”