“Ho vinto 23 titoli, ho sempre dato il massimo per vincere quanto possibile. Certo, sarebbe bello vincere la Champions, ma se finissi la carriera senza sarei comunque felice e fiero di quanto fatto.”
“Un Mondiale senza di me è poca cosa, non c'è davvero nulla da guardare e non vale nemmeno la pena aspettarlo con ansia.”
Wenger mi propose di andare a Londra per allenarmi con la squadra [l'Arsenal, n.d.r] e fargli vedere di cosa ero capace. Non ci potevo credere. La mia reazione è stata "Assolutamente no, Zlatan non fa provini". E così scelsi di andare all'Ajax.
“Voi parlate, io gioco.”
“Giocare e vincere senza condividere le emozioni è nulla.”
“È vero che il mestiere di allenatore è più difficile di quello del calciatore: da giocatore pensi a te stesso, da tecnico devi prenderti cura degli altri.”
“Io penso, spero, che un giocatore allenato da Pippo Inzaghi debba sapere che si deve guadagnare il posto sul campo.”
“Un allenatore non sempre deve dare spiegazioni delle sue scelte.”
“La vita e il calcio sono così. Un minuto prima giochi e lotti, un minuto dopo ti tieni il ginocchio fra le mani.”
“Nel mio Milan non c'è spazio per chi non lotta.”
“Quando smetterò spero di essere ricordato per essere stato un bravo ragazzo. Mi piacefare gol, però mi piace anche avere degli amici in squadra.”
“Preferisco vincere titoli con la squadra piuttosto che titoli individuali o stabilire record di reti. Però mi preoccupo più di essere una brava persona che il miglior giocatore al mondo.”
“Tra me e il pallone c'è un rapporto speciale. Ancora oggi, come quando ero bambino, so già come dovrò trattarlo e cosa dovrò farne prima ancora che mi arrivi tra i piedi.”
Quando feci il provino per il Barcellona mi fecero palleggiare, dribblare e tirare. Mi dissero "Basta così" quasi subito. Per non corrererischi, mi fecero firmare il contratto al volo, su un tovagliolo di carta.
“Nel Barcellona e nell'Argentina: è la squadra che mi rende grande, senza l'aiuto dei miei compagni non farei niente, e non avrei vinto nulla.”