“Grembiule nero e fiocco azzurro: per un bambino milanista il primo giorno di scuola è un trauma.”
“Bagarini, siete la razza evoluta dei bagarozzi!”
“Squatra grande, squatra mia! La dumenica mi tieni cumpagnia!”
Allora, oggi vi leggerò quacche brano tratto da "i' Vangelosecondo Me". Era la prima domenica de i' ggirone di ritorno dell'anno di grazia millenuvecient' sessantadue. Sullo stadio di San Sir' il cielo da sereno di colpo, per incanto, si scurò. Tutti i nuvolon' ner' hann' accuminciat' a scuntrarse, e buttavano saette, lambi, strill', un burdello tremendo dentro il celo, di colpo, dalle nubi squarciat' come da due potentimani spunta il crapino di Dio – un bell'uomo, sui quarant'anni – che punta il suo indice tremendo su i' ccampo di San Siro e dice: "Gianni Rivera, ciapp' questo pallone, un Tango, e vai in giro per il mondo a insegnare il giuoco del calcio!"
“Bandiera panamense? Io pensavo fosse il gagliardetto del Genoa!”
“Gli interisti dimostrano di avere un cuore di ferro. Perché sono tredici anni che resistono benissimo allo stress di non vincere nulla.”
“È un grande regista. Ma quando parla di calcio non lo sto nemmeno a sentire.”
“Il più bel prodotto di Viareggio, dopo Stefania Sandrelli.”
“È abitudine della Juventus dire e credere che quando le cose vanno bene il merito è dei giocatori, quando vanno meno bene la responsabilità è della società.”
“Non tutti gli italiani tifano per la Nazionale, mentre tutti gli italiani e il cinquanta per cento dei non italiani tifano Ferrari.”
“Alzo questo calice di vino in onore del mio amico Ezio sperando che 'sto novo regazzino non sia mai de 'a Lazio. ”
A questo sport [il calcio] io mi sottraggo, e nemmeno lo guardo. Giocatori che si mettono a correre solo se sono inquadrati da un regista durante le "notturne" di coppa, gente che si vende per un gelato o un frigorifero, altra gente che non si sacrifica per scudetti o traguardi, ma per usare scudetti e traguardi a fini monetari, non sono i "miei" sportivi. Li ho salutati senza rancore, e non possiamo più rivolgerci un fraterno "tu", ma un vecchio e più pulito "lei".
“I rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli.”
“- Canà: Lasciatela la palla!- Dirigente Longobarda: Ma mister, guardi che la palla ce l'hanno gli avversari.- Canà: E apposta io sto gridando: «Lasciatela quella palla»; così quelli sentono così e lasciano... è una guerra psicologica la nostra!”
“- Crisantemi: Mister mi preparo?- Canà: No, no, che è già un funerale la partita.”