“I giovani.Che se non hanno futuro non hanno nemmeno passato, e non devono temere che qualcuno vada a ficcarci troppo il naso.”
“Noi, loro miseri discendenti, che vagabondiamo per la terra senza convinzioni né orgoglio, senza piaceri e senza paure, tranne l’involontario timore che stringe il cuore al pensiero dell’inevitabile fine, noi non siam più capaci di grandisacrifici per il bene della razzaumana e neppure per la nostra felicità personale, perché sappiamo che essa è impossibile, e indifferenti passiamo di dubbio in dubbio come i nostri antenati saltavano da un errore all’altro, senza avere, come loro, né speranze, né quell’indeterminato, benché puro, piacere, che l’anima trova in ogni lotta con gli uomini o con il destino.”
“Ciascuna generazione sembra lanciare un grido di angoscia, come se fosse stata tradita, venduta, svalutata. Ogni generazione sogna qualcosa di meglio per i propri giovani, ogni generazione saluta l’approdo dei propri giovani all’età adulta con delusione segreta ma profonda.”
“I loro vecchi sono cresciuti sulla strada come me, andavamo insieme a fare le risse e a difendere i nostri interessi, solo che io mi ritrovo tre figli criminali, invece i loro figli sono direttori di banca, avvocati, ingegneri, gente colta che fa grandi affari senza rischiare la vita né la libertà, e riesce persino a influenzare i politici. Tra noi e loro chi è piú furbo?”
“Io non so chi fu mio nonno; mi importa molto di più sapere chi sarà suo nipote.”
“I nostri ideali, le leggi, i costumi dovrebbero essere basati sulla tesi che ogni generazione, a turno, diventi custode piuttosto che proprietaria assoluta delle nostre risorse ed ogni generazione ha l’obbligo di passare questa eredità ad altri nel futuro.”