“Chi nel frattempo cerca di continuare a vivere”, ecco una onesta definizione media dei genitori: dico quelli della mia generazione, ma più compiutamente, e con molti patemi in meno rispetto a noi, anche quelli che ci hanno preceduto. Con il fortesospetto – quasi una certezza – che le generazioni precedenti, quanto all’arte di non farsi sopraffare dai figli, fossero molto più attrezzate della nostra.
“Troppo spesso noi diamo ai nostri figlirisposte da ricordare piuttosto che problemi da risolvere.”
“Dagli otto ai diciott'anni ho visto mio padrelavorare ogni giorno tranne per il Ringraziamento e la mia unica possibilità di passare un po' di tempo con i miei genitori era stando alzato la sera tardi.”
“Se leggi in presenza dei tuoi bambini, è probabile che anche loro diventeranno dei lettori.”
“C'è troppa vita nei ragazzi, troppe persone da amare, troppe cose da scoprire per farsi abbattere da ciò che accade ai padri... o alle madri.”
“Era uno di quei ragazzini che adesso chiamiamo bambini delle chiavi. I suoi genitori, per lavoro o per i loro rapporti sociali, non erano mai in casa.”