“Avete fatto caso che l'ultima domenica di Carnevale i cimiteri sono un mortorio?”
“Ah, se si potesse trarre alcuna utilità anche da' monumenti e da' cimiteri!”
“All’ombra de’ cipressi e dentro l’urneconfortate di pianto è forse il sonnodella morte men duro?”
“Se io fossi un becchino o anche un boia, ci sarebbero alcune persone per le quali potrei lavorare con mio grande divertimento.”
“Fu con le mani vuote che mi ritrovai nell’orrido cimitero, dove una livida luna invernale gettava ombre contorte, e gli alberi nudi si piegavano tristi sull’erba inaridita e gelata e sulle lapidi corrose dal tempo. La chiesa ricoperta di edera puntava sempre il suo dito beffardo verso il cielo ostile, e il vento notturno ululava furioso.”
“Passarono davanti a una lapide. Fiori, lettere e pensieri per un ragazzoammazzato di botte da quattro criminali in divisa. Guardando la scritta sulla targa che commemorava la mattanza, Malatesta si vergognò come un cane, si fece schifo.”