“Per troppo tempo le sofferenze patite dagli italiani giuliano-dalmati con la tragedia delle foibe e dell’esodo hanno costituito una pagina strappata nel libro della nostra storia.”
- “Ho perso la memoria” – disse un giorno un anziano di cent’anni ad uno della sua stessa età.- “Hai perso cosa?” – chiese questi, ch’era sordo.- “Non lo ricordo più”.
“Un uomo di mondo, fattosi monaco, si confidò un giorno con l’abate Antonesimo.- Abba – gli disse – non riesco a dimenticare nulla della mia vita passata.- Mi sembra strano. Forse è perché non sai scegliere quello che devi dimenticare…”
“I monaci del deserto raggiungevano età ragguardevoli. Quando abba Eleuterio compì cent’anni, ebbe dei cedimenti di memoria. Un giorno, perdutosi nei vicoli di Damasco, avvicinò un viandante:- Scusa, amico, mi sai dire dove si trova abba Eleuterio?- Ma non sei tu abba Eleuterio?- Appunto. Vorrei sapere dove mi trovo.”
“Un anziano a un altro anziano:- Il nostro buon priore mi ha dato dei granuli per ritrovare la memoria.- E funzionano?- Non lo so. Sinora ho dimenticato di prenderli.”
“Un padre, a causa di eccessive veglie e digiuni, si accorse che la sua memoria era diventata troppo debole. Si recò allora da un anziano per chiedere consiglio:- Abba – dli disse – la mia memoria si è fatta troppo debole e…- Continua, fratello. Dunque, la tua memoria si è fatta troppo debole e…- Ho dunque io detto che la mia memoria si è fatta troppo debole?”