“In ogni epoca, ipocriti chiamati preti hanno posto corone sulle teste di ladri chiamati re.”
“Un giovane, fattosi monaco senza vocazione, decise una sera di fuggire dal convento. Calatosi dalla finestra della sua cella in piena notte, ebbe la fortuna di vedere un cammelliere vagare nei paraggi.- Presto, conducimi ad Alessandria! Ti pagherò bene! – gli fece salendo in groppa all’animale.Giunto finalmente in città, chiese al cammelliere:- Quanti denari ti debbo?Rispose il cammelliere:- Non mi devi niente. Ha già pagato abbondantemente il tuo priore.”
“Il nostro abate Serapione – fa un monaco a un confratello di un altro monastero – è talmente innamorato della parola di Dio, che lo assistono quarantamila angeli. Duemila lo assistono nella lettura, duemila nella meditazione, duemila nella contemplazione.- E gli altri trentaquattromila?- Lo aiutano ad andare nell’orto a lavorare.”
“Un igumeno andò a trovare un anziano:- Abba, come dev’essere un’omelia?- Un’omelia – gli rispose l’anziano – deve avere un buon inizio e una buona fine. E tu fa’ in modo che l’inizio e la fine siano il più vicini possibile.”
“I padri del deserto avevano la donna in grande sospetto. Ma è eccessivo parlare di misoginia assoluta. La loro arguzia li salvava da ogni eccesso. Disse un giorno abba Filarete: Le donne indovinano tutto e non sbagliano che quando riflettono.”
“I padri del deserto lavoravano molto. Ma talvolta qualcuno era un po’ pigro. Così un giorno il grande Daniele disse a un giovanemonaco che stava in ozio:- Mi raccomando, fratello: se vedi uno che riposa, aiutalo!”