“Esisteva un segreto codice virile, tramandato da garbati ventenni a diciottenni tremebondi. Una volta appreso, esso consentiva di «beccare» ragazze e, in determinate circostanze, anche di convincerle a «starci». Io purtroppo non l’avevo mai né capito né appreso; probabilmente è cosí ancora oggi. La mia «tattica» consisteva nel non averne nessuna; altri, non senza ragione, potevano giudicarla inettitudine.”