“Poscia, più che 'l dolor, poté 'l digiuno.”
“Assicuro la gentile collega che può contare sulla mia solidarietà: tra un pasto e l'altro non prenderò cibo.”
“Che una persona sana possa vivere senza mangiare né bere per molti giorni supera la natura dell'uomo; la malattia poi non è così.”
“Se oggi banchettate, domani astenetevi; se oggi avete digiunato, domani prendete alimento più copioso, e così starete sano.”
“Il cibo dal quale un uomo si astiene, dopo essersi cibato con discernimento, gli reca più beneficio di quello che ha mangiato.”
“Non mangiare abbastanza non è necessariamente la strada per la santità. Quante visioni dell'eternità sono nate dal basso livello di zuccheri nel sangue?”
“Diversa è la strada del monaco. L’obbedienza, il digiuno e la preghiera sono persino oggetto di scherno, ma la via verso la vera, autentica libertà passa inevitabilmente attraverso di essi: recido io stesso le esigenze superflue e inutili, sottometto la mia volontà fiera e ambiziosa, la umilio con l’ubbidienza e, con l’aiuto di Dio, raggiungo la libertà dello spirito, e con essa la letizia spirituale!”
“Negli anni Sessanta ero sempre a dieta, ma non avevamo idea di cosa ciò volesse dire all'epoca... pensavamo semplicemente che coincidesse con il non mangiare affatto.”
“L'ascetismo non è una forma superiore di epicureismo, e il digiuno non è una sublime forma di ghiottoneria?”
“Chi vive sperando muore digiuno.”
“È meglio andare a letto senza cena che aumentare i debiti.”
“Qui giace Marco Pannella: finalmente digiuno.”
“Il piacere e il senso di colpa nella lingua dei monaci sono sinonimi, ed essi scoprirono, con l'esperienza, che i rigidi digiuni, e la dieta astemia, sono le barriere più efficace contro i desideri impuri della carne.”
“Gli anziani sopportano il digiuno meglio di tutti gli uomini di mezza età e i giovani lo sopportano male e peggio di tutti i bambini, specialmente quelli vivacissimi.”
“Non c'è virtù nella penitenza e nel digiuno che mortificano il corpo, sono solo fanatici e monacali.”