“Perché tu sei l’eccezione, sei quella persona imprevedibile che a sua volta mi fa reagire in modo imprevedibile per me stessa. Tu mi hai portato a conoscere timori e desideri che non sapevo di avere, mi hai posto davanti ad emozioni positive e negative che non credevo di poter provare, hai risvegliato qualcosa in me che nessuno vedrà mai, oltre te e me. Che nemmeno io avrei visto mai, senza di te. Tu sei quello che mi costringe ad essere me stessa. Che mi insegna chi sia io stessa. Tu sei una chiave di lettura che non avevo mai preso in considerazione, una matematica nuova in cui messi insieme siamo un cerchio quadrabile. Sei la mia geometria non euclidea.”
“Forse la cosa più importante che possiamo intraprendere verso la riduzione della paura è di rendere facile alle persone l’accettare se stessi, il piacere a se stessi.”
“La riflessione è una forma di azione, vuol dire sondare territori interiori nuovi, scavare sotto i nostri strati che sono tanti.”
“L’unicoviaggio da cui non si torna mai a mani vuote è quello dentro noi stessi.”
“Ho tanto cercato il mio posto nel mondo, ed era dentro di me: proprio qui dove mi batte il cuore, dove fluisce il mio sangue, dove respiro, piango e rido restando viva.”
“Ho cominciato a scrivere a ventidue anni e avevo intenzione di smettere prima dei sessanta per poi esaminare me stesso: quale vita ho avuto? Che tipo di persona sono stato? Che genere di scrittore? Ho smesso alcuni anni fa, a cinquantotto, e ora leggo molto e penso a queste cose.”