“Puoi resistere a me, ma non puoi resistere a te!”
“Gli uomini stanno sulla veranda della propria vita (esuli quindi da se stessi) e questo è l’unico modo possibile, per loro, di difendere la propria vita dal mondo, giacché se solo si azzardassero a rientrare in casa (e ad essere se stessi, dunque) immediatamente quella casa regredirebbe a fragile rifugio nel mare del nulla, destinata ad essere spazzata via dall’ondata dell’Aperto, e il rifugio si tramuterebbe in trappola mortale, ragione per cui la gente sì affretta a riuscire sulla veranda (e dunque da se stessa), riprendendo posizione là dove solo le è dato di arrestare l’invasione del mondo, salvando quanto meno l’idea di una propria casa, pur nella rassegnazione di sapere, quella casa, inabitabile.”
“Gli uomini hanno case: ma sono verande.”
“Trent’anni sono un’età magnifica. È il momento in cui ti percepisci vivo, il momento in cui acquisisci la consapevolezza di esistere in quanto individuo.”
“A quel punto invece, compresiche ognuno sta in mezzo agli altri.Ognuno deve capire, curare e definire il propriomondo interiore e deve però ricordare ancheche quello degli altri è in fondo un mondo simile,in quanto tutti provano allo stesso modola gioia ed il sorriso, il dolore e il pianto. Anchese ognuno vede e vive le situazioni della suavita e le sue aspettative in maniere e intensitàdiverse, anche se ognuno mostra e intercambiafacciate diverse.”
“Senti questo rumoreadesso, non c'è mica altra scelta: ti dice di rendere straordinario il tempo dell'amore che ti è dato. È il tempo del cambiamento. Che è anche la forza della felicità di partire da te stesso. Tu, solo tu in mezzo agli altri. Che entrano ed escono dalla tua vita. Ma tu no, tu rimani e riparti sempre da te stesso. Come quando eri bambino. Riparti da quello che sei. Riparti dalla tua meravigliosa essenza.”