Era come se tutte queste impronte di vita lo afferrassero e gli dicessero: “No, non ti libererai di noi e non sarai un altro; ma sarai così come sei sempre stato, con tutti i tuoi dubbi e con quell’eterno scontento di te, con gli inutili tentativi di ripresa e con le ricadute, con quell’eternaansia di felicità che non ti è data e che per te è impossibile”. Ma questo lo dicevano le sue cose, mentre un’altra voce nell’animo suo diceva che non ci si doveva sottomettere al passato e che di se stessi si poteva fare tutto.
“Ho imparato che la vita è fatta di una serie di coincidenze. Il modo in cui reagiamo a queste coincidenze – il modo in cui esercitiamo ciò che viene chiamato libero arbitrio – è tutto; le scelte che facciamo entro i limiti imposti dalle svolte del fato determinano chi siamo.”
“La decisione di chiudere la stalla prima di farci entrare i buoi è intempestiva quanto quella di chiuderla dopo che i buoi sono fuggiti.”
“La democrazia è il processo tramite il quale la gente è libera di scegliere l'uomo che si prenderà la colpa.”
“I giovani siciliani si vergognano di essere accostati a Totò Riina o a Bernardo Provenzano, ma nella nostra terra sono nati anche Giovanni Falcone, Peppino Impastato, Rocco Chinnici, Paolo Borsellino, Calogero Zucchetto, Ninni Cassarà, Rosario Livatino, il giudice ucciso a 38 anni: eroi veri e siciliani anche loro. Esiste la possibilità di scegliere ed è giusto che i giovani abbiano l’opportunità di conoscere questi grandiuomini, per avere un esempio in cui credere, continuarne la missione e creare un futuro diverso.”
“Scegli sempre il cammino che sembra il migliore anche se sembra il più difficile: l’abitudine lo renderà presto piacevole.”