“Quelli con i prodotti migliori hanno i clienti peggiori.”
Ogni elezione è simile ad una drammatizzazione portata dalla stampa insieme alla pubblicità: se non si descrive una storia autentica, sincera e vera, se non suona la "musica sociologica" del momento nella quale ognuno può riconoscersi e sapere che l'uomo che ha davanti sarà l'uomo che domani creerà un mondo migliore per lui e per i suoi figli, non ci sono elezioni possibili.
La pubblicità era un mezzo un po' fascista di comunicare perché era un monologo della comunicazione, si infilavano "chiodi" nella testa delle persone; diventerà molto più democratica perché ognuno avrà la possibilità di scegliere l'informazione che vorrà.
“La pubblicità è una grande fabbrica di sogni per la nostra società.”
“La pubblicità non sceglie per nessuno. Permette di scegliere meglio. E basta.”
“Ora ti mostrano come i loro detergenti lavano le macchie di sangue, un'immagine abbastanza violenta. Io penso che se tu avessi una maglietta con macchie di sangue dappertutto, forse lavarla non è il tuo problema più grande. Forse dovresti sbarazzarti del corpo prima di fare il lavaggio.”