“Stanno nel grigio verno pur d'edra e di lauro vestitene l'Appia tristal le ruinose tombe.”
“E innanzi a la bella sua frontepiù ancora che al soleridon le nubi sopra le tombe antiche.”
“Cosa importa dove si giace quando si è morti? In fondo a uno stagno melmoso o in un mausoleo di marmo alla sommità di una collina? Si è morti, si dorme il grande sonno e ci se ne fotte di certe miserie. L'acqua putrida e il petrolio sono come l'aria per noi. Si dorme il grande sonno senza preoccuparsi di esseremorti male, di essere caduti nel letame.”
“L'aria rinchiusa nelle viscere della terra n'è velenosa, e che ali' improvviso può soffogare: lo stesso dite de' sepolcri.”
“Appena adolescente, la prospettiva della morte mi gettava nell'angoscia; per sfuggirvi mi precipitavo al bordello o invocavo gli angeli. Ma, con l'età, ci si abitua ai propri terrori, non si fa più niente per liberarsene, ci si imborghesisce nell'Abisso. - E se ci fu un tempo in cui invidiavo quei monaciegiziani che scavavano le loro tombe per versarvi lacrime, oggi scaverei la mia per non lasciarvi cadere altro che cicche.”
“Beh, non comunico granché bene attraverso un sudario!”