“Volere che la realtà sia diversa da quella che è, è come pretendere di insegnare a un gatto ad abbaiare.”
“Accetta la tristezza: se non si perde, la vittoria non avrebbe poi così tanto valore.”
“Di fronte all’inevitabile è meglio disporsi bene.”
“Ciascuno di noi in un giorno, più o meno triste, più o meno lontano, dovrà infine accettare di essere un uomo.”
La mente del cacciatore-raccoglitore si adattava a ritmi, migrazioni e abitudini delle sue prede, altrimenti non le avrebbe incontrate; quella dell’agricoltore al ciclo dei vegetali che coltivava; quella dell’uomo al tempo dell’industria, al “carattere” delle macchine: la velocità e la quantità; la mente, al tempo dell’informatica, deve adeguarsi a un mondo senza tempo né spazi da percorrere, piatto, e a una logica binaria (sì/no, acceso/spento, pieno/vuoto), quella degli strumenti che usiamo (non si direbbe, ma questo apre campi sterminati all’ideazione).
“È il segno distintivo di una mente istruita l'essere capaci di trastullare un pensiero senza accettarlo.”