“Ho passato un sacco di tempo in una scuola quacchera.”
“Di tutte le scuole che ho frequentato, la scuola di giardinaggio è quella che mi è parsa la migliore.”
“Le menti creative riescono a sopravvivere anche ai peggiori sistemi educativi.”
“Non credo che si vada a scuola per diventareattori.”
“A scuola ho imparato che i soldi non sono tutto. E' la felicità che conta. Fu così che mamma mi mandò in una scuola diversa.”
“La scuola deve fare qualcosa di più che evitare di spingere i giovani al suicidio. Essa deve creare in loro il piacere di vivere e offrire appoggio e sostegno in un periodo della loro esistenza in cui sono necessitati dalle condizioni del proprio sviluppo ad allentare i legami con la casa paterna e la famiglia. Mi sembra incontestabile che la scuola non faccia ciò e che per molti aspetti rimanga al di sotto del proprio compito, che è quello di offrire un sostituto della famiglia e di suscitare l’interesse per la vita che si svolge fuori, nel mondo. Non è questa l’occasione di fare una critica della scuola nella sua attuale struttura. Mi è tuttavia consentito di mettere l’accento su un singolo punto. La scuola non deve mai dimenticare di avere a che fare con individui ancora immaturi, ai quali non è lecito negare il diritto di indugiare in determinate fasi, seppur sgradevoli, dello sviluppo. Essa non si deve assumere la prerogativa di inesorabilità propria della vita; non deve essere più che un gioco di vita.”