“La fisica non è una religione. Se lo fosse, sarebbe per noi molto più facileraccoglieredenaro.”
Si dice che il nostro sistema scolastico non abitui gli studenti a seguire una dimostrazione formale. Ma io sono pienamente sicuro che i lettori sapranno superare lo scoglio di questo capitolo, proprio come fece mia madre anni fa. Da giovane non aveva finito le scuole superiori e in età ormai avanzata volle colmare le sue lacune iscrivendosi a un corso serale di fisica presso un community college. Se la cavò benissimo, prendendo il massimo dei voti ai test. Un giorno il suo insegnante la convocò e le disse: «Ho letto un articolo sul “New York Times” a proposito del fatto che un certo Leon Lederman ha vinto il Nobel per la fisica. Per caso è suo parente?» «È mio figlio» rispose lei con orgoglio. «Ah, ecco perché è così brava in fisica». «No, ecco perché lui è così bravo».
“L’intuizione, in genere, non si accorge se ciò che ci circonda si muove alla nostra stessa velocità, e se il moto è uniforme e non accelerato non proviamo nessuna sensazione di spostamento.”
“La preghiera del teorico: Buon Signore, perdonami perché ho peccato di arroganza, e Signore, per arroganza intendo quanto segue...”
“Quando enormi quantità di atomi si uniscono a formare gli oggetti macroscopici (aeroplani, ponti e robot), gli inquietanti e controintuitivi fenomeni quantistici, con il loro carico di incertezza, sembrano cancellarsi a vicenda e riportare i fenomeni nell’alveo della precisa prevedibilità della fisica newtoniana.”
“Sembra che un singolo elettrone, come per magia, attraversi le due fenditure contemporaneamente se nessuno lo osserva, mentre scelga un possibile cammino se qualcuno o qualcosa lo guarda! Ciò è possibile perché gli elettroni non sono né particelle né onde: sono un’altra cosa, del tutto inedita. Sono stati quantici.”
“Le arti, la musica e la letteratura dell’epoca (che si avvaleva tra gli altri dello sguardo di Picasso, dell’orecchio di Schoenberg e della penna di Kafka) procedevano a braccetto con la scienza nello svelare mondi nuovi, sconosciuti e bizzarri, nascosti nelle profondità segrete della natura.”
“Non è l’incertezza della misurazione a nascondere la realtà; al contrario, è la realtà stessa a non fornire mai certezze nel sensoclassico-galileiano del termine, quando si esaminano fenomeni a scala atomica.”