Il pianista cinese Liu Chi Kung fu imprigionato per sette anni durante la Rivoluzione Culturale, tempo durante il quale non ebbe accesso al pianoforte. Quando tornò di nuovo a dare concerti dopo il suo rilascio, le sue esecuzioni erano più belle che mai. Quando gli venne chiesto come questo fosse possibile dato che non aveva potuto esercitarsi per sette anni, egli rispose: "Io ho fatto pratica, ogni giorno, io ho eseguito ogni pezzo che avessi mai suonato, nota per nota, nella mia mente".