“Ci rivedremo a Filippi.”
“Il candidatoDemocratico al Senato dell'Oregon, Tob Bruggere, nel descrivere il suo sostegno all'assistenza medica completa durante un dibattito dei candidati, disse che sosteneva la copertura medica 'dall'erezione alla resurrezione'. Più tardi corresse in 'dalla culla alla bara'.”
“Un giovaneautore una volta, viaggiando tra Milano e Roma, si trovò seduto per caso davanti a Giancarlo Vigorelli al quale aveva mandato il suo primo romanzo. Aveva quasi deciso di presentarsi, quando vide che il critico toglieva dalla sua valigia un libro appena apparso, lo sfogliava, lo leggiucchiava e dopo aver scosso la testa lo gettava dal finestrino. La stessa sorte ebbero, uno dopo l'altro, una decine di altre ‘novità.’ Finalmente Vigorelli tolse dalla valigia il libro dell'autore che aveva davanti e ne lesse qualche pagina. Il giovane, trepidante, scrutava il volto del suo dirimpettaio. Quando vide che Vigorelli, dopo aver letto alcune pagine si accingeva a lanciarlo dal finestrino, lo fermò. ‘Vada avanti almeno fino a pagina diciotto, quando il protagonista conosce Ermenelinda - gli disse - io l'ho letto e dopo pagina diciotto l'ho trovato interessantissimo.’ ‘No - gli rispose Vigorelli - di un libro come questo bastano tre pagine.’ E gettò il volume dal finestrino.”
"Non è poi così grande, - dichiarò una volta un'attricerivale parlando della leggendaria Tallulah Bankhead, - Posso rubarle la scena in qualsiasi momento". "Cara, - replicò Tallulah, - io posso rubarti la scena senza nemmeno essere sul palco!" In occasione del loro spettacolo successivo, la Bankhead decise di provare la sua affermazione. In una scena, mentre la sua rivale era impegnata in una lunga conversazione telefonica, Tallulah doveva mettere giù il bicchiere di champagne dal quale aveva bevuto ed uscire di scena. Quella sera, mise attentamente il bicchiere mezzo pieno in una posizione precaria, sporgente dal bordo del tavolo, a mezz'aria... e se ne andò. Il pubblico - in ansia, si mise a fissare il bicchiere in pericolo - ignorando completamente l'altra attrice.
Ricordi il vestito bianco che ho indossato durante tutto il film [Star Wars]? George venne da me il primo giorno delle riprese, diede uno sguardo al vestito e disse: "Non puoi mettere un reggiseno sotto quell'abito". "Ok, - replicai. - Perché?" E lui disse: "Perché... non c'è abbigliamento intimo nello spazio". E lo disse con una tale convinzione, come se fosse stato sullo spazio e si fosse guardato attorno e non avesse visto alcun reggiseno o mutandine da nessuna parte. Mi spiegò: "Quando vai nello spazio e diventi senza peso, il tuo corpo si espande ma il tuo reggiseno no, e quindi verresti stritolata dai tuoi stessi indumenti intimi".
“Nella primavera del 1944, dopo la famosa 'svolta', Togliatti era a Salerno ministro nel governo presieduto dal maresciallo Badoglio. Un giorno il ministro degli Esteri, che era Carlo Sforza, chiese che il governo lanciasse un pubblico appello agli italiani delle due parti del fronte per salvare la patria divisa e sofferente. Tutti furono d'accordo e senza eccedere nell'immaginazione diedero incarico di scrivere l'appello a Benedetto Croce, considerato come il più alfabetizzato del gabinetto. Croce si consultò con Sforza: che tono tenere? E se Togliatti farà le sue obiezioni? Niente paura disse Sforza che era un esperto diplomatico. Croce carichi pure il linguaggio, se Togliatti obiettava ci avrebbe pensato lui, Sforza, a trovare un punto di compromesso. Così nella seduta successiva del Consiglio dei ministri Croce lesse l'appello e tutti attesero l'intervento del comunista, che sembrava immerso in una profonda riflessione. A un certo punto chiese la parola. Ecco, ci siamo si scambiarono un'occhiata Croce e Sforza. Togliatti cominciò così: 'È un buon documento; sì, proprio buono, all'altezza della situazione. Ho solo un'osservazione da fare (tutti attenti, adesso ci siamo): non si mette il gerundio all'inizio di una frase; ce lo ha insegnato il nostro don Basilio; non è vero, don Benedetto?' concluse rivolgendosi a Croce. Il richiamo al grande purista napoletano Basilio Puoti impediva qualsiasi replica.”