“Il tempo è diverso, per i sopravvissuti. Il presente è sempre un dopo. La violenza – inaudita, insensata, improvvisa – spezza l’ordinenaturale delle cose. Quando c’è la morte non ci siamo noi. Fin quando non accade accanto a te, oppure qualcuno prova a distruggerti, o, addirittura, entrambe le cose. Dopo, la morte siede al tavolo e non si alza piú. Il sopravvissuto abita un mondo retto da una teoria della relatività speciale. Il tempo della distruzione è per sempre adesso, il resto è dopo. Dopo non sarà mai piú come prima. Un mondo governato dalle logiche non classiche degli incubi – è accaduto dunque accadrà ancora – o del senso di colpa – potevo evitarlo, potevo salvarti, potevo… È lungo e periglioso il viaggio per tornare nell’universo governato dall’ordine apollineo delle vere catene causali. Se pure riesci a tornarci da sveglio, se riesci a tornare a dormire, ecco, non sei al sicuro nel mondo dei sogni. La superficie dell’anima è un vaso ricomposto dai cocci. Per quanto accurato il lavoro di ricostruzione, passandoci il dito senti la traccia di crepe invisibili, le irregolarità dei punti di sutura che fanno male nei giorni di pioggia. Il sopravvissuto le nasconde con molta cura. Talvolta persino a se stesso. Il dopo è sapere l’orrorecreato da mani umane. Da chi? Perché? il sopravvissuto ha bisogno di saperlo. Domande antiche si levano contro il cielo, sempre le stesse, sin dalle pagine dei Salmi. Perché il malvagio prospera e l’innocente è ucciso? Perché il male? Perché? Solo la verità può ristabilire un ordine nelle cose, dove il senso è stato distrutto.”

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Tratto dal Book Una stella incoronata di buio: Storia di una strage impunita

Benedetta Tobagi
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Nato 24 gennaio 1977

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