“Quando la vita non è un intreccioma un balbettio di disgressioniaffiora dal torpore l'immagine di un'acquaintravista in campagna tra le felci e le ortiche,tesa come un lenzuolo con mollette di ramie un catino di sassi verde-gelo.”
“Quando tu sei giù, prendi la Parola di Dio e va’ alla Messa della domenica a fare la Comunione, a partecipare del mistero di Gesù. Parola di Dio, Eucaristia: ci riempiono di gioia.”
Il calcio può e deve essere una scuola per la costruzione di una “cultura dell’incontro”, che permetta la pace e l’armonia tra i popoli.
Se c’è qualcuno che può spiegare fino in fondo la preghiera del "Padre nostro", insegnata da Gesù, questi è proprio chi vive in prima persona la paternità. Senza la grazia che viene dal Padre che sta nei cieli, i padriperdono coraggio, e abbandonano il campo. Ma i figli hanno bisogno di trovare un padre che li aspetta quando ritornano dai loro fallimenti. Faranno di tutto per non ammetterlo, per non darlo a vedere, ma ne hanno bisogno; e il non trovarlo apre in loro ferite difficili da rimarginare.
“I cristiani vanno incontro ai poveri e deboli non per obbedire ad un programma ideologico, ma perché la parola e l’esempio del Signore ci dicono che tutti siamo fratelli. Questo è il principio dell’amore di Dio e di ogni giustizia fra gli uomini. ”
“Gesù è la vite, e attraverso di Lui – come la linfa nell’albero – passa ai tralci l’amore stesso di Dio, lo SpiritoSanto. Ecco: noi siamo i tralci, e attraverso questa parabola Gesù vuole farci capire l’importanza di rimanere uniti a Lui. I tralci non sono autosufficienti, ma dipendono totalmente dalla vite, in cui si trova la sorgente della loro vita. Così è per noi cristiani.”