“La crudeltà nei confronti degli animali non è conciliabile né con una vera cultura né con una vera erudizione. Essa è una dei vizi caratteristici di un popolo rozzo e ignobile.”
“La morte per gli animali è una cosa estremamente privata. Più privata della nascita. E non va condivisa con nessuno.”
“Una mostruosità del nostro secolo è stata la costituzione degli allevamenti intensivi e lo sviluppo di una complessa disciplina di tortura che si chiama zootecnica. Il lager zootecnico non solo ha RIMOSSO qualsiasi senso di responsabilitàumana nei confronti degli animali domestici, ma ha fatto di più: ha volutamente ignorato le loro caratteristiche di esseri senzienti. Questa attività è letteralmente un crimine legalizzato.”
“Occuparsi di uno zoo è la cosa peggiore che possa capitare a un gestore d’albergo. Pensateci: i clienti non lasciano mai le camere; e non si accontentano di dormire, pretendono la pensione completa; ricevono di continuo frotte di visitatori, molti dei quali rumorosi e indisciplinati. Per pulire le camere bisogna aspettare che gli ospiti se ne vadano sul balcone – se così possiamo definirlo – e per pulire i balconi bisogna aspettare che siano stufi del panorama e rientrino in camera; e quanto c’è da pulire! Ogni cliente è particolarmente esigente in fatto di cibo, si lamenta di continuo del servizio e non lascia mai – dico mai! – la mancia. Per dirla tutta, molti di loro sono pervertiti: repressi cronici soggetti a esplosioni di incontrollata libidine, o viziosi del tutto privi di inibizioni. In entrambi i casi danno regolarmente bella mostra di sé in osceni episodi orgiastici o incestuosi a beneficio dello staff. Mettetevi nei panni di un albergatore: vorreste dei clienti così?”
“Gli uomini riconosceranno che vi è fra tutte le creature un rapporto ed un'obbligazione vicendevole ed estenderanno, senza sforzo, a tutti gli esseri viventi quei sensi di carità e di giustizia, che ora considerano come dovuti soltanto agli uomini.”
“Quand'ero bambino, avevo un'anatra che sembrava convinta che io fossi sua madre. Mi seguiva dappertutto. Quando andammo in vacanza, un vicino si offrì di pensarci lui. Al nostro ritorno, mi precipitai a chiedergli se la nostra anatra era stata buona. «Squisita», fu la risposta. Da quel giorno sono sempre stato un vegetariano. Non riesco a mangiare niente che abbia occhi. Il loro rimprovero è troppo severo.”