“Era d'altronde uno che amava assistere alla propria vita, ritenendo impropria qualsiasi ambizione a viverla.”
“Forse è quello il suo segreto: soddisfatto d’essere, riduce il fare al minimo?”
“Abbisognava farlo con prudenzia pirchì se si viniva a sapiri che erano sutta ’ndagini, quelli dell’emigrazioni l’avrebbiro rispiduti ’n Tunisia senza pinsarici dù vote, senza considerari che macari li mannavano verso la tortura o ’na morti certa. ”
“Viene sempre il momento in cui bisogna scegliere fra la contemplazione e l'azione. Ciò si chiama diventare un uomo.”
“Dando troppa importanza alle buone azioni, si finisce col rendere un omaggio indiretto al male: allora, infatti, si lascia supporre che le buone azioni non hanno pregio che in quanto sono rare e che la malvagità e l'indifferenza determinano assai frequentemente le azioni degli uomini.”
Il conquistatore dice: "No! Non crediate che per amare l'azione abbia dovuto disimparare a pensare. Al contrario; posso definire perfettamente ciò che credo, in quanto lo credo fortemente e lo vedo con una vista chiara e sicura. Diffidate di coloro che dicono: 'Questa cosa la so troppo bene per poterla esprimere'; poiché, se non possono farlo, è perché non la sanno o perché si sono fermati alle apparenze".