“- Ceccarelli: Mica ci arrivo a casa.- Innocenzi: E come no? Ti ci porto io, in braccio!- Ceccarelli: Eh, altro che licenze questa volta... Congedoillimitato!”
“Ogni ora, al suo inizio, non è altro che testimone di quanto fuggevole, ma al contempo certo e sicuro, sia il grandioso tutto in cui ci muoviamo. È come un’immagine riflessa sullo specchio d’acqua di un fiume, che è sempre la stessa nonostante l’acqua continui a scorrere. Il sole tramonta per sorgere nuovamente, il giorno viene inghiottito dalle tenebre della notte per poi rinascere da esse, luminoso e nuovo come se mai si fosse estinto. La primavera diventa estate, e attraverso l’estate diventa autunno e poi inverno; e c’è la sicurezza del suo definitivo ritorno, del trionfo e della resurrezione dalla tomba verso la quale, fin dalla sua prima ora, si è affrettata. Ci lamentiamo dei fiori di maggio perché presto appassiranno, ma sappiamo che un giorno maggio avrà la sua rivincita su novembre grazie a quell’eterno ciclo che non si ferma mai, che ci insegna a essere moderati e cauti anche al culmine delle nostre speranze, e a non disperare mai anche nelle ore di più nera desolazione.”
“La cosa più bella di un viaggio è il ritorno a casa. Apri la porta e senti quell’odore misto di mobili, libri e persone che ami, che è una fragranzaunica. Il profumo di casa tua.”
“Partire è un istinto primordiale, tornare è un istinto sociale.”
“- Hai paura che se io mi rimetto in moto, possa fallire?- No, ho paura che lei voglia farlo.”
“Rimpiangeva almeno un poco la nostra vita? Pensava a quanto breve era quel passo che lo separava dal ritorno nel nostro mondo, quanto breve e quanto facile?”