“Freud aveva un gene per l'inefficienza, e io penso di avere un gene per l'efficienza.”
“C'è chi sceglie Dio per disprezzo o più spesso per paura del mondo, e c'è chi sceglie il mondo per disprezzo o più spesso per noia di Dio; alcuni, invece, non scelgono né l'uno né l'altro, perché forse ormai privi di quell'esigenza radicale dell'anima che qualcuno chiamava «fame e sete di giustizia».”
“L'unica autentica modalità di esserefedeli a entrambi, a Dio e al mondo, e di raggiungere quella serenità interiore che è il vero tesoro in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassinano e non rubano.”
“Il concetto di Diavolo, pur senza corrispondere a una res realmente esistente, segnala l’esistenza di qualcosa di molto importante, cioè il potere del negativo e la sua forza di suggestione sull’animo umano. Non esiste il Diavolo, ma esiste la diabolicità.”
“Il mondo merita di essere amato? Oppure, a causa del prezzo altissimo di dolore che esso impone, meriterebbe ben altro, cioè disprezzo, avversione, persino odio, o solo noncuranza e distacco? E qual è il punto di vista più maturo per guardare questo mondo nel quale siamo capitati nascendo? L’incanto dell’alba e del tramonto, oppure un sisma e un ciclone di morte? L’infanzia o la vecchiaia? Il genio o la demenza? L’altruismo o l’egoismo? L’armonia o il conflitto? La vita o la morte? La generazione o la degenerazione?”
“Dio personale, se è davvero personale, cioè libero, creativo e non necessitato, non può essere né onnisciente né onnipotente. Lo era prima della creazione, nella dimensione dell’eternità, senza tempo e senza spazio, quand’era veramente «assoluto», cioè sciolto (ab-solutus) da ogni relazione, privo di legami e quindi veramente onnipotente, onnisciente, onniveggente... onni-tutto. Ma la decisione di creare ha significato al contempo l’abbandono dell’assolutezza e di tutti gli onni che ne conseguono, la rinuncia alla pienezza del potere a favore dell’autonomia dell’esserecreato.”