“Mi sono sporcato il pipistrello della mano.”
“Io e mia moglie siamo troppo fini per andare d'accordo con la gente di campagna: siamo areostatici.”
“Non so leggere, ma intuisco.”
“Questa cosa deve rimanere un segreto tra noi: gliela dico nella tromba di Eustachio.”
“Io, prima di mangiare, mi sento sempre un po' stupido.”
“Sono contumacio e dissidento, io dissido.”
“Io su mia figliaesercito la patria potestà, sono il potestà di mia figlia.”
“L'occhio del padre vede più dell'occhio della madre.”
“Che cosa ho chiesto a San Giovanni? Un terno, una quaterna, una cinquina? Niente di tutto questo, ma una sciocchezzuola, una bazzecola, una quisquilia, una pinzillacchera: far cadere la lingua a mia moglie.”
“- Nini Cantachiaro: Parigi è una città poco seria, Parigi non fa per noi, noi andiamo a Madrid!- Mimi: Ci sono i toreri!- Nini Cantachiaro: E chi volevi trovare gli Esquimesi!”
“- Gennaro: Pasquale mi sono misurato la pressione! Cinquemila! È possibile la pressione a cinquemila?!- Pasquale: Ma no questo è il prezzo: cinquemila lire!”
“Come è gentile per essere una parente: sembra un’estranea!”
“Nel deserto c'è un sole, un sole che spacca le sabbie.”
“Morto il barbiere, la barba s'allunga.”
“Un detective privato nelle sue indagini si faceva aiutare da un pastore tedesco travestito da bassotto.”