“Crederei che la prima occasione e la prima causa di ridere, fosse stata agli uomini la ubriachezza; altro effetto proprio e particolare al genere umano.”
“Noi veniamo rapiti dalla bellezza di un fiore o dal silenzio di un bosco, e non ci rendiamo conto che dietro quel fiore e quel bosco c'è sempre una lotta per la vita.”
“Nobil natura è quella che a sollevar s'ardisce,gli occhi mortali incontra al comun fato,e che con franca lingua, nulla al ver detraendo,confessa il mal che ci fu dato in sorte,e il basso stato e frale.”
“Diceva un maritogeloso alla moglie: Non t'accorgi, Diavolo che sei, che tu sei bella come un Angelo?”
“Non possiamo né contare tutti gli sventurati, né piangerne uno solo degnamente.”
“L'uomo è quasi sempre tanto malvagio quanto gli bisogna. Costretto a viver tra briganti, pur io giungerò a compier azioni delle più atroci!”
“L'esistenza, per sua natura ed essenza propria e generale, è un'imperfezione, una irregolarità una mostruosità.”
“Nasce l'uomo a fatica,ed è rischio di morte il nascimento.Prova pena e tormentoper prima cosa; e in sul principio stessola madre e il genitoreil prende a consolar dell'esser nato.”
“Non è forse cosa che tanto consumi ed abbrevi e renda nel futuro infelice la vita, quanto i piaceri. E da altra parte la vita non è fatta che per il piacere, poiché non è fatta se non per la felicità, la quale consiste nel piacere, e senza di esso è imperfetta la vita, perché manca del suo fine, ed è una continua pena, perch'ella è naturalmente e necessariamente un continuo e non mai interrottodesiderio e bisogno di felicità cioè di piacere. Chi mi sa spiegare questa contraddizione in natura?”
“Tutti gli uomini per necessità nascono e vivono infelici.”
“Gli scrittorigrandi, incapaci, per natura o per abito, di molti piaceri umani; privi di altri molti per volontà; non di rado negletti nel consorzio degli uomini, se non forse dai pochi che seguono i medesimi studi; hanno per destino di condurre una vita simile alla morte, e vivere, se pur l'ottengono, dopo sepolti.”
“Disperare di se stesso non potrà altro che nuocere.”
“Desiderar la vita, in qualunque caso, e in tutta l'estensione di questo desiderio, non è insomma altro che desiderare l'infelicità; desiderar di vivere è quanto desiderare di essere infelice.”
Domandato a un tale qual cosa al mondo fosse più rara, rispose: "Quello che è di tutti, cioè il senso comune".
“L’armi, qua l’armi: io solocombatterò, procomberò sol io.Dammi, o ciel, che sia focoagl’italici petti il sangue mio.”