“Volete cambiare il mondo? Che ne dite di cominciare da voi stessi? Che ne dite di venire trasformati per primi? Ma come si ottiene il cambiamento? Attraverso l'osservazione. Attraverso la comprensione. Senza interferenze o giudizi da parte vostra. Perché quel che si giudica non si può comprendere.”
“Si compiono sicuramente più progressi nella propria oscurità che nella luce altrui.”
“Osservate le vostre reazioni a ogni episodio della giornata, osservate le vostre convinzioni. Interrogatevi! Siete disposti a mettere in discussione le vostre convinzioni? Se la risposta è negativa, allora siete pieni di preconcetti e reagite meccanicamente.”
“Se vogliamo essere felici, possiamo esserlo adesso, perché la chiave della felicità è nascosta dentro di noi. Essa non dipende dagli avvenimenti che ci capitano ma dal modo in cui li percepiamo e li affrontiamo.”
“La spiritualità, non è sapere ciò che si vuole, ma capire ciò che non è necessario.”
“Indipendentemente da ciò che si ama, lo si deve tenere nel palmo della mano come si trattiene l'acqua.”
“L'apertura verso la verità, quali che siano le conseguenze, dovunque ci porti, senza sapere nemmeno dove ci porterà. Questa è la fede. Non una convinzione, ma la fede. Le convinzionidanno molta sicurezza, la fede è insicurezza. Non si sa dove si andrà a finire. Si è pronti a seguire e si è aperti, aperti a tutto! Si è pronti ad ascoltare.”
Ricordate quelle splendide parole di Buddha: "I monaci e i discepoli non devono accettare le mie parole per rispetto, ma devono analizzarle come un orefice analizza d'oro - tagliando, limando, levigando, fondendo". Quando vi comportate in questo modo, significa che state ascoltando. Avete fatto, allora, un grande passo avanti verso il risveglio.
“Il prete del villaggio era un santo, tanto che tutte le volte che aveva bisogno di aiuto, la gente si rivolgeva a lui. Allora egli si ritirava in un angolo segreto della foresta e formulava una preghiera speciale. Dio non mancava mai di esaudire la sua supplica e tutto era risolto. Dopo la sua morte, la gente, quando aveva bisogno di aiuto, ricorreva al suo successore, il quale non era un santo, ma conosceva sia l'angolo segreto della foresta, sia la preghiera speciale. Egli diceva così: ‘Signore, tu sai che non sono un santo, ma questo non ti impedirà di aiutare la mia gente, vero? Ascolta la mia supplica e vieni in nostro aiuto.’ E ogni volta Dio esaudiva la sua preghiera e tutto era risolto. Quando anch'egli morì, se la gente aveva bisogno di aiuto si rivolgeva al suo successore, il quale conosceva la preghiera speciale, ma non l'angolo segreto della foresta. Queste erano le sue parole: ‘Che importanza ha per te un luogo piuttosto che un altro, Signore? Non è forse la tua presenza che rende santo ogni luogo? Ascolta dunque la mia supplica e vieni in nostro aiuto.’ E ogni volta Dio esaudiva la sua preghiera e tutto era risolto. Anche costui morì e la gente, quando aveva bisogno di aiuto, ricorreva al suo successore, il quale non conosceva, né la preghiera speciale, né l'angolo segreto della foresta e diceva: ‘Non è la formula che conta, Signore, ma il grido di dolore di chi soffre. Ascolta quindi la mia supplica e vieni in nostro aiuto.’ E anche allora Dio esaudiva la preghiera e tutto era risolto. Dopo la sua morte la gente, quando aveva bisogno di aiuto, ricorreva al suo successore. Questo prete aveva più dimestichezza con il denaro che con la preghiera e quindi diceva a Dio: ‘Che razza di Dio sei tu se, pur essendo perfettamente capace di risolvere i problemi che tu stesso hai provocato, ti ostini a non alzare un dito finché non ci vedi piangere e strepitare? Ebbene, comportati con la gente come ti pare.’ E subito tornava alle sue faccende. Anche in quel caso Dio esaudiva la sua preghiera e tutto era risolto.”
“Nel momento in cui trasformi un bambino nella fotocopia di un altro individuo, tu calpesti e spegni la scintilla di originalità con cui è venuto al mondo.”
“La verità che ci fa liberi è quasi sempre la verità che non vorremmo udire. Perciò quando affermiamo che una cosa non è vera, molto spesso ciò significa che non ci piace.”
Il bene assume il suo valore più alto in quelle occasioni in cui non ci si rende conto che si sta facendo del bene. Non si è mai tanto buoni quanto nelle occasioni in cui non ci si rende conto di essere buoni. Ossia, come direbbe il grande Sufi: "Un santo è tale finché non viene a saperlo!".
“Tutti noi odiamo il nuovo. Lo odiamo davvero. E prima affrontiamo questo fatto, meglio sarà.”