“I cristiani si sono appropriati indebitamente di Gesù. Il suo messaggio etico di giustizia e di amore è per tutti, nessuno escluso, e ci fa crescere in umanità.”
“Esserepoveri significa viveresecondo le proprie possibilità, non al di sopra, significa fareamicizia con la sobrietà. È solo grazie alla sobrietà che sboccia il rispetto per la natura e l’ambiente; e qui bisognerebbe richiamare san Francesco: «Laudato sii, mi’ Signore, per sora nostra madreterra». Mi chiedo: il papa, che sta in uno dei palazzi più sfarzosi del mondo, che ha i giardini vaticani, che ha Castel Gandolfo, ma come fa ad annunciare Gesùpovero? Se il cristianesimo diventa una religione civile dove sta l’istanza etica e profetica? Fino a quando la Chiesa non sarà povera e dalla parte dei poveri, la strada del Vangelo sarà sempre lontana.”
“Sono convinto che i cristiani possano e debbano entrare pacificamente nell’agorà della politica, e legittimamente perorare le loro cause, ma senza ingerenze o condizionamenti da parte delle gerarchie cattoliche. Mi aspetto anche che la coscienzacristiana vibri nella pancia molle e ipocrita dell’Italia di oggi, con scelte che difendano i posti di lavoro, l’articolo 18, la dignità del lavoro, con proposte che guardino alla solidarietàsociale. Altrimenti, mi chiedo: cosa ci sta a fare un cristiano in politica se non per avanzare le provocazioni scritte nero su bianco nel Vangelo?”
“La chiesa nella polis, nella città, dovrebbe essere al servizio degli altri, standone al di sotto, accogliendo con gioia il confronto e aprendo le braccia a tutti.”