“Sono convinto che i cristiani possano e debbano entrare pacificamente nell’agorà della politica, e legittimamente perorare le loro cause, ma senza ingerenze o condizionamenti da parte delle gerarchie cattoliche. Mi aspetto anche che la coscienzacristiana vibri nella pancia molle e ipocrita dell’Italia di oggi, con scelte che difendano i posti di lavoro, l’articolo 18, la dignità del lavoro, con proposte che guardino alla solidarietàsociale. Altrimenti, mi chiedo: cosa ci sta a fare un cristiano in politica se non per avanzare le provocazioni scritte nero su bianco nel Vangelo?”
“Quando una persona conosce veramente GesùCristo e crede in Lui, sperimenta la sua presenza nella vita e la forza della sua Risurrezione, e non può fare a meno di comunicare questa esperienza. E se questa persona incontra incomprensioni o avversità, si comporta come Gesù nella sua Passione: risponde con l’amore e con la forza della verità.”
“L’incoerenza dei fedeli e dei Pastori tra quello che dicono e quello che fanno, tra la parola e il modo di vivere mina la credibilità della Chiesa.”
Non si è cristiani "a tempo", soltanto in alcuni momenti, in alcune circostanze, in alcune scelte. Non si può esserecristiani così, si è cristiani in ogni momento!
“Siamo il terreno dove il Signore getta instancabilmente il seme della sua Parola e del suo amore.”
“La gratitudine, per un credente, è nel cuore stesso della fede: un cristiano che non sa ringraziare è uno che ha dimenticato la lingua di Dio. ”