“Mi piace mescolare storie africane e stile occidentale.”
“Qualunque popolazione si lasci valutare su una scala di valori stabilita dalla scienza europea è destinata ad apparire una cultura di primati. Dare dei voti non ha senso. Ogni tentativo di comparare le culture allo scopo di determinare quale sia la più sviluppata non sarà mai altro che un'ulteriore, merdosa proiezione dell'odio che la cultura occidentale ha nei confronti delle proprie ombre.”
“Indipendentemente dal fatto di essere ebrei, musulmani, buddhisti, taoisti o atei, vivendo in Occidente siamo influenzati dal mito che ha impregnato di sé tutto il mondo occidentale: il mito ebraico-cristiano, alla base della nostra vitasociale, economica, politica, intellettuale, sessuale e spirituale.”
“Sembrerebbe che gli occidentali disdegnino un poco la povertà degli albanesi. Ma di chi è la colpa? La difficoltà a recarsi in Occidente non è appannaggio esclusivo degli albanesi, è altrettanto vera per un certo numero di Paesi.”
“L’Oriente è l’Oriente e l’Occidente l’Occidente: due mondi che mai s’incontreranno. Mai s’incontreranno e mai si capiranno: l’Asia rigetterà sempre ogni trapianto europeo come un corpo estraneo e niente potrà cambiare le cose, per quanto gli europei si scandalizzino. In Europa ogni nuova epoca è diversa, la nuova scalza la vecchia, la terra si purifica periodicamente del suo passato e l’uomo del nostro secolo fatica a comprendere i suoi predecessori. Qui no: qui il passato è vitale come il presente, l’era crudele e imprevedibile della pietra scheggiata coesiste con la fredda e programmabile era elettronica, l’una e l’altra convivono nello stesso individuo, che è per metà discendente di Gengis Khan e per metà nipotino di Edison, sempre che gli sia capitato di sentirne parlare.”
“La tecnica e il consumismo non sono necessariamente portatori di valori culturali o spirituali. Gli europei, soprattutto quelli occidentali, stanno attraversando una crisi della loro religiosità, o spiritualità che dir si voglia, cosa che non accade agli abitanti di altri continenti. L’uomo è un essere spirituale e non accetta ciò che, secondo il suo modo di sentire, minaccia i valori profondi nei quali si identifica. I musulmani e gli indù sono inconsciamente portati a considerare la globalizzazione come qualcosa capace di intaccare la loro identità. Per cui si irrigidiscono, sottolineando con più forza l’attaccamento all’aspetto spirituale della loro cultura.”
L’islam, come l’ortodossia, non ha mai conosciuto né la Riforma né l’Illuminismo. Ogni volta che nell’islam compariva una corrente modernizzatrice, i suoi fautori venivano sconfessati ed emarginati dall’umma. Per un musulmano l’esclusione rappresenta il castigo più grave. Non per niente c’è un proverbio che dice: Non basta un musulmano a fare un musulmano... Si tratta di un sentimento derivante soprattutto da un’esperienza di vita in condizioni desertiche, dove il singolo individuo non contava niente. Un europeo non riuscirà mai a capirlo. Nella civiltà occidentale si pone l’accento sull’individualismo: è l’individuo libero quello più in grado di diventare pienamente creativo, indipendente, “se stesso”. Nella tradizione islamica è tutto il contrario: per un musulmano essere solo significa perire. L’uomo abbandonato a se stesso non può funzionare, non solo in sensoreligioso, ma anche biologico. Stare nell’umma significa stare dentro a ciò che crea l’uomo.
“Contrariamente ad altre religioni, l’islam si oppone efficacemente ai processi di secolarizzazione. Gli americani erano convinti che dare agli altri la Coca-Cola, la televisione e la macchina li rendesse automaticamente uguali agli americani. E invece non è così: gli abitanti dei paesi islamici accettano la tecnologia occidentale senza per questo assumere i valori occidentali. Basta guardarsi attorno per rendersene conto.”
“Quanto in Europa, e ancor di più in America, l’individualismo è un valore apprezzato, tanto in Africa è sinonimo di disgrazia e di maledizione. La tradizione africana è collettivista, perché lo stare in un gruppo solidale era l’unico modo di far fronte alle costanti avversità naturali. E una delle condizioni di sopravvivenza del gruppo è precisamente la condivisione di tutto ciò che si possiede.”
“Continua l’invasione di cinesi e giapponesi in Africa e nell’America Latina. Incontro spesso personeimportanti – uomini di mondo – che non vanno mai in Occidente, nel mondo sviluppato. Ultimamente sono stato a São Paulo, dove mi ha sorpreso il numero dei quartieri giapponesi. Non ci rendiamo conto del miscuglio etnico esistente nell’ambito del Terzo mondo. Nel solo Brasile, il magnifico Brasile, è in atto uno straordinarioincontro fra le più diverseculture, civiltà e religioni. Non ci rendiamo conto di quanto siano interessanti le idee che nascono al di fuori dei tradizionali centri di pensiero. Non abbiamo accesso agli affascinanti periodici sociologici e antropologici pubblicati in America Latina, non sappiamo quanto siano interessanti i giornali che escono in Egitto e in India. Nessuno li registra, nessuno vi presta attenzione. Per la nostra mentalità, per il nostro modo di vedere, tutto quel grande mondopulsante denso di incontri e di scambi non esiste.”
“Viviamo in un mondo ovattato, ci lamentiamo per poco.”
“In Serbia molta gente mi odia perché vuole occidentalizzarsi, non capendo che il mondo occidentale è bipolare, con cose molto buone e cose molto cattive. Dal momento che non hanno esperienza dell'occidente, credono perfino che un'occidentale ammasso di merda sia realmente una torta.”
“L’uomo occidentale ha creduto di poter produrre senza limiti e di potersi affrancare dalla finitezza della riserva di risorse naturali e di energie non rinnovabili e fossili.”
“Gli esperti vittimologi stimano che il 91,2 per cento delle popolazioni del Nord America e dell'Europa sono ora qualificate come vittime, almeno nello loro stesse menti.”
“L’ordine e l’armonia dell’Occidente esigono l’eliminazione di una massa enorme di sottoprodotti malefici di cui la terra è oggi infetta. Ciò che per prima cosa ci mostrate, o viaggi, è la nostra sozzura gettata sul volto dell’umanità.”