“Continua l’invasione di cinesi e giapponesi in Africa e nell’America Latina. Incontro spesso personeimportanti – uomini di mondo – che non vanno mai in Occidente, nel mondo sviluppato. Ultimamente sono stato a São Paulo, dove mi ha sorpreso il numero dei quartieri giapponesi. Non ci rendiamo conto del miscuglio etnico esistente nell’ambito del Terzo mondo. Nel solo Brasile, il magnifico Brasile, è in atto uno straordinarioincontro fra le più diverseculture, civiltà e religioni. Non ci rendiamo conto di quanto siano interessanti le idee che nascono al di fuori dei tradizionali centri di pensiero. Non abbiamo accesso agli affascinanti periodici sociologici e antropologici pubblicati in America Latina, non sappiamo quanto siano interessanti i giornali che escono in Egitto e in India. Nessuno li registra, nessuno vi presta attenzione. Per la nostra mentalità, per il nostro modo di vedere, tutto quel grande mondopulsante denso di incontri e di scambi non esiste.”
“Il cambiamento deve essere volontario e non imposto. Tutti possono cambiare ma nessuno può obbligarci a farlo. Il cambiamento generalmente si verifica quando ci troviamo davanti ad una verità inconfutabile a qualcosa che ci obbliga a rivedere le nostre certezze. Il dovere dei governanti è difendere il popolo dai cambiamenti che non poggino sulla realtà.”
“Forse non si può vivere sempre uguale, come se il tempo non potesse farci del male, come se la vita non cambiasse da sola, come se il mondo non stesse per crollarci addosso da un momento all'altro.”
“Il rischio che corri se cambi: che alla gente che frequenti non piaccia il tuo nuovo io. Ma arriveranno altre persone a cui piacerà.”
“[rivolta a Piper]Non puoi decidere di cambiarevita mentre facciamo colazione, o ci passiamo le pagine del giornale!”
“Un attimo. Un maledetto attimo. Il maledetto attimo in cui lo sbruffone decide d’incamminarsi sul parapetto. Il maledetto attimo in cui lanci la pietra dal ponte. Il maledetto attimo in cui ti pieghi a raccogliere le sigarette, ti tiri su e davanti a te, oltre il parabrezza, c’è una sagoma a bocca aperta inchiodata sulle strisce bianche. Il maledetto attimo che non torna più. Il maledetto attimo capace di cambiarti la vita.”