“L’Oriente è l’Oriente e l’Occidente l’Occidente: due mondi che mai s’incontreranno. Mai s’incontreranno e mai si capiranno: l’Asia rigetterà sempre ogni trapianto europeo come un corpo estraneo e niente potrà cambiare le cose, per quanto gli europei si scandalizzino. In Europa ogni nuova epoca è diversa, la nuova scalza la vecchia, la terra si purifica periodicamente del suo passato e l’uomo del nostro secolo fatica a comprendere i suoi predecessori. Qui no: qui il passato è vitale come il presente, l’era crudele e imprevedibile della pietra scheggiata coesiste con la fredda e programmabile era elettronica, l’una e l’altra convivono nello stesso individuo, che è per metà discendente di Gengis Khan e per metà nipotino di Edison, sempre che gli sia capitato di sentirne parlare.”
L’annuncio di pace non è quello di una pace negoziata, ma la convinzione che l’unità dello Spirito armonizza tutte le diversità. Supera qualsiasi conflitto in una nuova, promettente sintesi. La diversità è bella quando accetta di entrare costantemente in un processo di riconciliazione, fino a sigillare una specie di patto culturale che facciaemergere una “diversità riconciliata”.
“In me è sempre vivo questo dialogo tra luoghi e culture fra loro distanti, tra un capo del mondo e l’altro, oggi sempre più vicini, interdipendenti, bisognosi di incontrarsi e di creare spazi reali di autentica fraternità.”
“La Chiesa cattolica è consapevole dell’importanza che ha la promozione dell’amicizia e del rispetto tra uomini e donne di diversetradizionireligiose.”
“Le divisioni [all'interno delle comunità cristiane] indeboliscono la credibilità e l’efficacia del nostro impegno di evangelizzazione e rischiano di svuotare la Croce della sua potenza.”
“La divisione è una ferita nel corpo della Chiesa di Cristo. E noi non vogliamo che questa ferita permanga. La divisione è opera del padre della menzogna, del padre della discordia, che cerca sempre di fare in modo che i fratelli siano divisi.”