Le nozze sono definite senza tregua “il giorno più felice della nostra vita”. Io, quel giorno, posso cancellarlo dall’agenda.
“Quasi un quarto delle famiglie di cigni neri sono omogenitoriali.”
“Le vite degli omofobi sono, in media, più corte di due anni e mezzo rispetto a quelle delle persone che non lo sono.”
“Il risvolto più corrosivo dell’omofobia: quello dell’autocensura, dell’omologazione, fino all’odio verso se stessi.”
“Dicono che il matrimonio è un’istituzione millenaria e per questo intoccabile. Se così fosse, le donne sarebbero ancora proprietà del marito, un nero non potrebbe sposare una bianca e, per quel che riguarda il divorzio, dovreste cavarvela all’antica, con dell’arsenico o una spintarella giù per un dirupo.”
“Questa è l’omofobia più subdola, che s’insinua nelle interviste, striscia nei campi da calcio, s’infiltra nei salotti borghesi. Diventa Sentinelle in piedi. È quella di personeperbene che sentono di avere il dovere di giudicare la mia vita, il mio valore, i miei diritti dallo schermo della televisione.”
“L’amore è la vita che ti bussa finalmente alla porta. È la solitudine che ha deciso di prendersi una vacanza. E non importa quanti anni hai: quando l’amore arriva, t’illumini come un bambino. Convincersi che tutto ciò sia sbagliato è un’impresa disumana. Io non ce l’ho fatta, per fortuna. Ho scelto di amare.”
Con ogni probabilità, ancora oggi, in Italia, un bambino che si sente “diverso” dai suoi compagni sprecherà un’indicibile quantità di tempo ed energie a soffrire, nascondersi e mentire.