“Io vorrei che il telegiornale non lo farebbero giusto quando noi mangiamo, ma un po' più tardi, così mangiassimo in santa pace!”
“Io la mamma se non ci sarebbe la inventassi perché sennò come faccio a sapere da chi sono nato?”
“[rivolto a Peppino]- Antonio Caponi: Non mi far perdere il filo... vi consolate dal dispiacere che avreta, che avreta, che avreta, già è femmina e va al femminile, perché lo dovete lasciare.- Peppino Caponi: Non so... perché che?- Antonio Caponi: Che è non so? 'Perché' è aggettivo qualificativo.”
“[rivolto a Peppino]- Antonio Caponi: Sei pronto? Avanti scrivi, incomincia: 'Signorina...- Peppino Caponi: Dove sta la signorina?- Antonio Caponi: Ma che, è entrata una signorina? Va' avanti, animale, 'signorina' è l'intestazione autonoma della lettera.”
“Amavo gli alfabeti, materia prima dell'infinita stesura di parole intorno. ”
“S'inganna chi vuol combattere l'uso con la grammatica.”
“'Lo scrivi con una 'V' o con una 'W'?', chiese il giudice. 'Questo dipende dal gusto e dalla fantasia di chi sta scrivendo, signore', rispose Sam.”
“Credere che gli utenti occasionali improvvisamente e in massa impareranno a scrivere e a utilizzare la punteggiatura – neanche pretendere che imparino ad assegnare accuratamente una categoria alle loro informazioni seguendo qualunque gerarchia siano in grado di usare – è una grossa delusione.”
“Sebbene le grammatiche siano numerose quanto i grammatici, anzi più numerose...”
“Ci sono tante grammatiche quanti sono i grammatici, e anche di più.”
“Quando usiamo il pronome «noi», anche se sottinteso, accomuniamo due persone in una singola azione, quasi come se costituissero un’unica entità complessa.”
“Abbiamo apertuto il collegamento.”
“Io sono un verbo.”
“Conosco un assessore alla cultura che fa errori di grammatica anche quando pensa.”
“Parla male e non ne sa il perché. Dice 'avressi' per 'avrei' e 'saressi' per 'sarei', fastidio più terribile non c'è.”