“Parla male e non ne sa il perché. Dice 'avressi' per 'avrei' e 'saressi' per 'sarei', fastidio più terribile non c'è.”
“Ma a che parlo, quando nessuno ha i miei orecchi!”
“Prima o poi arriva un tempo che parlare o stare muti è la stessa cosa. E allora è meglio starsi zitti.”
“Molto meglio dire male qualcosa di cui si è convinti che esserepoeta e dire bene quello che voglio farci dire gli altri.”
“- Narratore: Quando pensa che stai morendo la gente ti ascolta veramente invece di...- Marla: Invece di aspettare il suo turno per parlare?- Narratore: Sì... sì.”
“L'analisi dell'edificante linguaggio altrui mi portò a questa conclusione: parlare era un atto di creazione ma anche di distruzione. Era meglio starci molto attenti, con questa invenzione.”