“Bene, hai rotto il muro con la testa. E che farai nella cella accanto?”
“Nei paesi nei quali i cittadini non si sentono al sicuro in carcere, non si sentono sicuri neppure in libertà.”
“- Elvira: Regina Coeli? E che cos'è?- Omero: Niente... un nuovo ministero...”
“Non c’è detenzione che tenga, quando si ha un buon avvocato e si ha a che fare con la giustizia italiana.”
“Dobbiamo cambiare profondamente, e lo stiamo facendo, le modalità di esercizio della pena: abbiamo una pena che è molto legata al carcere, per molto tempo si è raccontato che il carcere era la soluzione di tutti i mali: dobbiamo invece virare verso sanzioni di carattere patrimoniale perché un mafioso o un corrotto ha relativamente poco paura di farsi un mese di carcere se si riesce a mettere in tasca qualche milione di euro, ha paura se si minaccia di portargli via i soldi che ha magari anche la casa: io credo che dobbiamo virare in questa direzione.”
“Quando sei in galera passi un sacco di tempo a pensare chi andrai a trovare il primo giorno che sei fuori, il secondo e il terzo. Ma poi, quando esci, trovi che le facce della gente sono diverse da come te le ricordavi. Magari anche la tua è diversa. Ti auguri di trovarne una che non è cambiata, una faccia che ti riconosca: che sia come sempre è stata.”
“Lo svegliarsi la prima notte in carcere è cosa orrenda.”
“- Pinocchio: Me. Lo. Merito! Uffa, e il Grillino me l'aveva detto. Ma io sono un burattinotestardo e piccoso. Ma d'ora in poi, faccio proponimento di cambiarevita, voglio essere bravo, a modo, onesto e voglio andare a scuola a lavorare.- Lucignolo: Bravo grullo.- Pinocchio: Uh!? Chi è?- Lucignolo: T'hanno domato, eh burattino?”
“Non c'è dubbio che il carcere per convincere l'inquisito a parlare non è nel rispetto dei diritti inviolabili dell'uomo.”
“- Nipote di Berlusconi: Secondo me non dovrebbe andare mai nessuno in carcere!- Berlusconi: Sei un meraviglioso garantista e io concordo con te! Il mondo che sogno è un mondo senza carceri!”
“Il carcere è l'estrema ratio. E mai più dovrebbe essere usato come mezzo di formazione della prova.”
“La «domandina» è la regina di questo regno carcerario: uno grida «voglio morire», o «voglio una donna», e l'altro gli risponde «fai domandina».”
“Dunque, si è proclamato a parole che il carcere è un luogo di rieducazione, di ricostruzione delle condizioni di un ritorno alla normale convivenza sociale. Si è fatto anche qualche passo in questa direzione: pochi passi, ed esitanti, e seguiti spesso da precipitose ritirate. Tutti sanno che, altro che di rieducazione, il carcere è una scuola di avviamento e perfezionamento alla delinquenza.”
“In carcere non si va da nessuna parte. Non si cammina: si fa del moto, un moto senza luogo, un moto perpetuo e astratto, una ginnastica per il giorno in cui si ricomincerà a camminare, liberi di andare in un posto o in un altro, o di star fermi.”
“Il carcere non è ancora la morte, benché non sia più la vita.”