“Per sapere che cosa la gente sente e crede davvero, la fonte migliore non sono le parole ma gli atti.”
“L’uomo è un risparmiatore di energie cognitive, un abile scopritore di euristiche e altre scorciatoie di ragionamento; sa trarre conclusioni da un minimo di informazioni e compiere sintesi fulminee su pochi dati presenti.”
“L’altro può farci sentire in debito facendoci un favore del tutto non richiesto.”
“Asserragliati nelle solide mura di una rigida coerenza, possiamo stare al sicuro dagli assedi della ragione.”
“Uno dei mezzi che usiamo per decidere che cos’è giusto è cercar di scoprire che cosa gli altri considerano giusto.”
“Le persone sembrano più motivate ad agire dal timore di una perdita che dalla speranza di un guadagno di pari entità.”
“È un fenomeno da cui può ricavare una lezione preziosa chi abbia ambizioni di governo: quando si tratta di libertà, la cosa più pericolosa è negarle dopo averle fatte intravedere o sperimentare per qualche tempo. Per un governo che vogliamigliorare le condizioni di un gruppo storicamente oppresso o emarginato, il problema è che così facendo istituisce delle nuove libertà: dovessero malauguratamente venire a cadere o essere in qualche misura erose e circoscritte, le reazioni potrebbero essere incontrollabili.”
“Troppo spesso nel prendere decisioni non utilizziamo tutti i dati disponibili, ma solo un elemento isolato e particolarmente rappresentativo.”
“Il genitore che concede privilegi o impone regole in maniera incoerente non fa che invitare alla ribellione, istituendo involontariamente margini di libertà non voluti, che prima o poi cercherà di negare: a quel punto il figlio non si troverà semplicemente privo di un diritto che non ha mai avuto, ma si vedrà negare una sorta di diritto acquisito e la reazione sarà di gran lunga più aspra, forse incontrollabile.”
“Dal più antico degli argomenti trarremo la più nuova delle scienze.”
“Le brave ragazze vanno in paradiso, le cattive dappertutto.”
“L’incapacità assoluta di provarevergogna o sentirsi in colpa per i propri misfatti è considerato segno caratteristico dello psicopatico, se si estende a quasi tutti gli aspetti della vita.”
“Come esistono i lapsus linguae, così ci sono anche i lapsus gestuali: il soggetto si lascia sfuggire un gesto che tradisce qualcosa che sta cercando di nascondere. Ci sono due elementi che permettono di capire che un certo gesto è involontario, un vero e proprio lapsus che tradisce un’informazione nascosta, e non un messaggio intenzionale. Uno è che viene eseguito solo un frammento del gesto, non l’intera azione. La scrollata di spalle, per esempio, può essere eseguita sollevando entrambe le spalle, ruotando il palmo delle mani verso l’alto, con mimica (sopracciglia sollevate, palpebra abbassata, bocca a ferro di cavallo), oppure combinando tutte queste azioni, magari piegando la testa di lato. Quando abbiamo a che fare con un lapsus, comparirà un unico elemento e anche quello incompleto: una sola spalla alzata e di poco, il labbro inferiore che si solleva, la rotazione della mano appena accennata.”
“Non siamo né trasparenti come il lattante né perfettamente camuffati. Possiamo mentire o essere sinceri, riconoscere le bugie o non vederle, essere ingannati o riuscire a difenderci. Abbiamo possibilità di scelta, è questa la nostra natura.”
“Il bugiardo non deve mai presumere troppo facilmente che la sua vittima non desideri altro che farsi ingannare. Né il cacciatore di bugie deve troppo facilmente presumere di avere il diritto di mettere a nudo qualunque menzogna: alcune sono innocue, perfino umane…”