“L’incapacità assoluta di provarevergogna o sentirsi in colpa per i propri misfatti è considerato segno caratteristico dello psicopatico, se si estende a quasi tutti gli aspetti della vita.”
“Come esistono i lapsus linguae, così ci sono anche i lapsus gestuali: il soggetto si lascia sfuggire un gesto che tradisce qualcosa che sta cercando di nascondere. Ci sono due elementi che permettono di capire che un certo gesto è involontario, un vero e proprio lapsus che tradisce un’informazione nascosta, e non un messaggio intenzionale. Uno è che viene eseguito solo un frammento del gesto, non l’intera azione. La scrollata di spalle, per esempio, può essere eseguita sollevando entrambe le spalle, ruotando il palmo delle mani verso l’alto, con mimica (sopracciglia sollevate, palpebra abbassata, bocca a ferro di cavallo), oppure combinando tutte queste azioni, magari piegando la testa di lato. Quando abbiamo a che fare con un lapsus, comparirà un unico elemento e anche quello incompleto: una sola spalla alzata e di poco, il labbro inferiore che si solleva, la rotazione della mano appena accennata.”
“Non siamo né trasparenti come il lattante né perfettamente camuffati. Possiamo mentire o essere sinceri, riconoscere le bugie o non vederle, essere ingannati o riuscire a difenderci. Abbiamo possibilità di scelta, è questa la nostra natura.”
“Il bugiardo non deve mai presumere troppo facilmente che la sua vittima non desideri altro che farsi ingannare. Né il cacciatore di bugie deve troppo facilmente presumere di avere il diritto di mettere a nudo qualunque menzogna: alcune sono innocue, perfino umane…”
“Se non potessimo mai mentire, se il sorriso fosse un’espressione perfettamente attendibile, mai assente quando si prova piacere, mai presente se il piacere non c’è, la vita sarebbe più aspra e molti rapporti più difficili da mantenere.”
“Noi viviamo nella convinzione che esista un nocciolo di verità emotiva, che la maggior parte delle persone non possa o non voglia ingannarci sui propri sentimenti. Se il tradimento fosse altrettanto facile con le emozioni quanto con le idee, se espressioni e gesti potessero essere camuffati o falsificati altrettanto bene quanto le parole, la nostra vita emotiva sarebbe molto più povera e piena di cautele.”