“La mafia non è una società di servizi che opera a favore della collettività, bensì un'associazione di mutuosoccorso che agisce a spese della società civile e a vantaggio solo dei suoi membri.”
“La magistratura ha sempre rivendicato la propria indipendenza, lasciandosi in realtà troppo spesso irretire surrettiziamente dalle lusinghe del poterepolitico. Sotto la maschera di un'autonomia formale, il potere ci ha fatto dimenticare la mancanza di un'autonomiareale. Abbiamo sostenuto con passione la tesi del pubblico ministero indipendente dall'esecutivo, accorgendoci troppo tardi che, per un pubblico ministero privo di mezzi e delle capacità per un'azione incisiva, autonomia e indipendenza effettive sono un miraggio o un privilegio di casta.”
“In certi momenti, questi mafiosi mi sembrano gli unici esseri razionali in un mondo popolato da folli.”
“Possiamo sempre fare qualcosa: massima che andrebbe scolpita sullo scranno di ogni magistrato e di ogni poliziotto.”
“La mafia è l'organizzazione più agile, duttile e pragmatica che si possa immaginarerispetto alle istituzioni e alla società nel suo insieme.”
“La mafia si caratterizza per la sua rapidità nell'adeguare valori arcaici alle esigenze del presente, per la sua abilità nel confondersi con la società civile, per l'uso dell'intimidazione e della violenza, per il numero e la statura criminale dei suoi adepti, per la sua capacità ad essere sempre diversa e sempre uguale a se stessa.”
“Il dialogo Stato/mafia, con gli alti e bassi tra i due ordinamenti, dimostra chiaramente che Cosa Nostra non è un anti-Stato, ma piuttosto una organizzazione parallela”
“Dovremo ancora per lungo tempo confrontarci con la criminalità organizzata di stampo mafioso. Per lungo tempo, non per l'eternità: perché la mafia è un fenomenoumano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine.”
“Quando mento e dico che sto mentendo, mento o dico la verità?”
“Le malattie e le sofferenze sono venute al mondo contemporaneamente alla salute.”
“Non devi dire mai cose di cui ti debba vergognare, né pentire di aver detto.”
“Erode Attico fu un giorno fermato da un tale con capelli lunghi e barba che gli arrivava fin quasi alla cintura che gli chiese dei soldi per comprare un po’ di pane. Erode gli chiese allora che cosa facesse e questo individuo gli rispose che era un filosofo. Sentiti però i suoi discorsi, Erode esclamò: ‘Vedo la barba ma non riconosco il filosofo’.”
“Il tempo è padre della verità.”
“Per ogni singola vita perduta muore la nostra umanità.”
“Non possiamo dimenticare e cancellare nulla; non le sofferenze inflitte alle minoranze negli anni del fascismo e della guerra, né quelle inflitte a migliaia e migliaia di italiani.”