“Desiderio di rievocarlo: perché? Forse perché mi manco. È come se soffrissi per la mia morte. Infatti, ai suoi occhi, il morto sono io. Io l’ho perso, nella stessa maniera in cui lui ha perso me. È come se avessi perso, per un lutto riflesso, una parte di me. E dunque mi compiango, molto piú di quanto non compianga lui. Mi guardo attraverso i suoi occhi: ci siamo morti entrambi, reciprocamente. Con la sua morte, è stata la nostra coppia a scomparire. Ormai siamo spaiati, definitivamente. Perciò, parlando di lui, passo dalla sua parte, gli giro dietro, gli vedo le carte, mi vedo al di là del tavolo da gioco, e scopro che per il suo sguardo io non esisto piú. Morendo, lui ha perso suo figlio. Un nodo talmente complesso da non capire piú a quale dei due capi ora mi trovi.”
“Nel momento stesso in cui si nasce si comincia a morire. Gli uomini di solito non si accorgono del paziente corteggiamento della Morte finché, anziani e gravemente malati, la scorgono seduta al loro capezzale.”
“Il mondo è diventato un tempo presente da fotografare, reso imperituro proprio grazie alle foto: in apparenza sembra che la fotografia lo strappi dalle mani della morte, ma in realtà soccombe ad essa.”
“Ecco la missione della religione: consolare l'umanità che va al patibolo.”
“La colpa è forse la più tristecompagna della morte.”
“È la negazione della morte che è parzialmente responsabile delle vite vuote e senza significato che la gente conduce; perché quando vivi come se dovessi vivere per sempre, diventa troppo facile posporre le cose che sai di dover fare.”