“La mia più cara amica era una ragazza di nome Vera. Si era sposata giovane, a soli diciassette anni. Con un carpentiere, un uomo che i miei genitori non avrebbero mai preso in considerazione per me. Un anno più tardi aveva avuto un figlio, uno splendido bambino con le fossette e i riccioli neri. Per la prima volta in vita mia mi ero sentita davvero invidiosa di qualcun altro». Mi guardò con occhiimpenetrabili. «Era un’altra epoca. Avevo la tua stessa età, ma ero già pronta. Sognavo un figlio mio. Volevo una casa mia e un marito che mi baciasse quando tornava dal lavoro. Proprio come Vera. Solo che avevo in mente un altro tipo di casa…».”